Uno studente su
5 in Italia abbandona troppo presto gli studi. La quota scende a 1 su 7
se si considera la media europea. È quanto è emerso oggi a Bruxelles
nel corso della presentazione di un Rapporto dell'ue sull'educazione e
l'istruzione. Il quadro generale, ha spiegato Androulla Vassiliou, il
commissario per l'Educazione dell'Ue, mostra "buoni progressi" dei
paesi membri, ma servono "ulteriori sforzi" per arrivare agli obiettivi
prefissati per il 2020, che vanno dall'abbattimento degli abbandoni
precoci all'aumento di adulti che partecipano al sistema di formazione.
"La buona notizia- ha detto Vassiliou- è che il livello dell'istruzione
cresce in Europa. Ma gli abbandoni continuano ad essere un problema che
tocca un giovane su sette. E un 15enne su cinque ha problemi con la
lettura".
LA PARTECIPAZIONE PRE-SCOLARE - In Ue il 92,3% dei bambini fra 4 e 6
anni è inserito nella formazione pre scolare. Entro il 2020 bisogna
arrivare al 95%. L'Italia è giá al 98,8%. Ma la Polonia, ad esempio, è
ferma al 67,5%.
LETTURA, UN PROBLEMA PER 1 SU 5 - Oggi in Ue un ragazzo di 15 anni su 5
ha problemi con la lettura. Entro il 2020 bisogna scendere al 17%.
L'Italia è al 21% di 'insufficienti' nella comprensione del testofra i
15enni. In Bulgaria sono il 41%. In Romania il 40,4%. In Finlandia,
paese in testa alle classifiche dell'educazione, sono solo l'8%.
ABBANDONI PRECOCI PER 1 SU 7 - Un ragazzo su sette in ue abbandona
precocemente la scuola. In Italia il fenomeno riguarda 1 su 5. Entro il
2020 bisogna scendere al 10%. Per il nostro paese significa dimezzare
il problema.
(da www.dire.it)
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