La
rappresentanza sindacale della Cisl all’interno dell’Istituto
Comprensivo “Parmigianino”, che comprende le scuole primarie “Cocconi”,
“Corridoni”, la secondaria di primo grado “Parmigianino”, il Centro
Territoriale Permanente (istruzione per gli adulti) e la sezione
carceraria, dopo aver appreso che numerosi genitori della scuola
“Corridoni”, preoccupati per la probabile riduzione del “tempo pieno”,
hanno espresso la loro protesta con una lettera alle istituzioni,
invita i cittadini – elettori colpiti da questo tipo di situazione, a
rivolgersi non solo agli uffici preposti che hanno il semplice dovere
di attuare norme anche se ingiuste e penalizzanti, ma anche a quanti
hanno il dovere non solo istituzionale bensì anche politico di
difendere le scuole di Parma, commenta Salvatore Pizzo, rappresentante
della Cisl all’interno dell’Istituto “Parmigianino”:
“Ogni qual volta gli insegnanti ed il personale tecnico amministrativo
delle scuole parmensi, ha posto l’attenzione su questi tagli selvaggi,
ci sono state reazioni scomposte da parte di dirigenti provinciali di
partiti politici, alcuni si sono detti persino favorevoli, esultando di
fronte al dramma di decine di persone licenziate, quanto sta accadendo
è l’esito di una politica che ha dipinto i docenti come se fossero uno
spreco” – continua Pizzo – “i dirigenti Parmensi dei partiti politici
difendano meglio Parma, ci sono ancora margini per adeguare l’organico,
il cosiddetto organico di fatto rispetto a quello di diritto, si
impegnino a Roma far reperire le risorse che servono alla scuola di
Parma. Qualcosa vorrà pure dire che mentre la scuola Parmense viene
falcidiata, con ben 53 maestri in meno dal prossimo settembre, che si
aggiungono ai 56 posti in meno tagliati nel precedente biennio, a
Ravenna nonostante i tagli perdono solo 3 posti”. Conclude il delegato
della Cisl: “Purtroppo la collettività parmense si sta accorgendo solo
oggi di quando andiamo denunciando da due anni, adesso che il selvaggio
avanzare delle riduzioni colpisce anche le scuole del “cuore” di Parma,
quelle dell’Oltretorrente, che sono eccellenze nazionali quali esempio
di pedagogia dell’inclusione”.
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