Per ora è una
stretta di mano, tra qualche anno potrebbe diventare una firma su un
contratto di lavoro. Con questo obiettivi gli studenti dell'istituto
tecnico industriale "Fermi" di Modena hanno partecipato alla
cerimonia di premiazione delle eccellenze durante la quale è stata
sottoscritta una convenzione con Confindustria Ceramica e Federchimica
Ceramicolor, l'associazione nazionale colorifici ceramici. Una
quarantina di loro, selezionati tra le classi quarte e quinte, potranno
partecipare a circa cento ore di corsi volontari - che si svolgeranno
di pomeriggio dopo le lezioni canoniche, per intenderci -, stage estivi
di quattro settimane e visite ad aziende del distretto tra Modena e
Reggio Emilia. Durante queste "lezioni extra", gli studenti saranno
affiancati dai propri insegnanti, da tecnici di laboratorio e da
imprenditori.
Le associazioni, oltre a fornire propri tecnici per la
formazione e per l'affiancamento ai docenti, investiranno alcune decine
di migliaia di euro per contribuire ai corsi e per rinnovare la
strumentazione presente nei laboratori della scuole; le aziende,
invece, s'impegneranno a seguire gli studenti nel periodo estivo. «Io
sono di vecchio stampo: durante lo stage nella mia azienda i giovani
lavorano accanto ai tecnici di laboratorio e alla sera fanno lezione
teorica con me», racconta il presidente di Federchimica-Ceramicolor,
Angelo Lami, ex professore di Chimica dello stato solido proprio al
"Fermi" di Modena. «I ragazzi - aggiunge - così si sentono già parte
attiva del mondo del lavoro». «Per vincere la competizione mondiale, in
un settore come quello della ceramica - secondo Carlo Cottica,
presidente della Commissione Università, Scuola e Formazione di
Confindustria Ceramica - dobbiamo investire sulle "teste". La
piastrella non è più qualcosa di statico, si è man mano sviluppata e
richiede un aggiornamento continuo. La scuola è sempre in ritardo e
rischiamo di trovarci lavoratori che, appena terminati gli studi, sono
in ritardo di cinque anni. Iniziative come questa sono la chiave di
volta per il futuro del made in Italy». (da
http://www.ilsole24ore.com)
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