''I numeri sui tagli
alla scuola pubblica, riportati anche dagli organi di stampa, rendono
bene quale sia il disastro provocato da Berlusconi e dal suo governo.
In un triennio, infatti, sono stati tagliati 132 mila posti di lavoro e
quasi 25 mila precari, in due anni, hanno perso l'incarico annuale. Se
a questo si aggiunge la riduzione degli stipendi degli insegnanti e
dell'Ata, ci si rende conto di una volonta' scientifica di demolire la
scuola pubblica mentre, al contempo, vengono finanziate le scuole
parificate''. Lo afferma in una nota il segretario regionale dell'idv
Calabria, Maurizio Feraudo.
''Cosi' - aggiunge Feraudo - per le universita', costrette ad uno stato
pietoso, soprattutto per quanto riguarda la loro capacita' di
collegamento con la ricerca e l'innovazione, che sono fattori
fondamentali per la competitivita' del nostro sistema economico''.
''Come Italia dei valori - conclude Feraudo - vorremmo che il mondo
degli intellettuali e dei ricercatori, insieme con la classe media che
sta vivendo, giorno per giorno, questa degenerazione, provasse uno
scatto di ribellione verso un governo buono a provocare solo disastri.
Oltre alla manifestazione di piazza del 12 marzo a Roma alla quale idv
della Calabria aderisce e partecipa, in primavera, si presentera' ai
cittadini una concreta occasione per mandare a casa Berlusconi, con il
referendum sul legittimo impedimento''. (ASCA)
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