La Chiesa ha
''stima e fiducia nella scuola'', ha a cuore ''l'educazione
integrale'', in ''qualunque sede, statale o non statale'', a patto che
ci sia la ''formazione della persona che e' scopo della scuola a tutti
i livelli''. Cosi' il card. Angelo
Bagnasco, presidente della Cei, e' intervenuto a Genova,
ricordando che ''ci sono tantissimi insegnanti e operatori che sappiamo
che si dedicano al proprio lavoro con grande generosita', impegno e
competenza, sia nella scuola statale che non statale.Quindi il merito
va a loro''.
A tre giorni dalle polemiche seguite all'intervento di Silvio
Berlusconi al congresso dei Cristiano-riformisti, si moltiplicano gli
''attestati'' di importanza nei confronti della scuola pubblica. Oltre
al card. Bagnasco, infatti, anche il presidente del Senato, Renato
Schifani e' intervenuto: ''La scuola svolge una funzione primaria:
educa le future classi dirigenti del Paese, e a questa va riconosciuta
una funzione indispensabile''. . A margine di un incontro
in Abruzzo, la seconda carica dello Stato ha aggiunto: ''Spero che le
polemiche di questi giorni vengano archiviate al piu' presto, perche'
tra l'altro vi sono stati dei chiarimenti e controchiarimenti''.
Forte ed equilibrato l'intervento del presidente della Cei: ''La
chiesa, come sempre, ha molta stima e fiducia nella scuola perche' e'
un luogo privilegiato dell'educazione, tanto piu' che siamo nell'ambito
del decennio sulla sfida educativa, che la Cei ha scelto. Quindi ci sta
a cuore l'educazione integrale anche attraverso la scuola e in
qualunque sede, statale o non statale, l'importante e' che ci sia
questa istruzione, ma anche questa formazione della persona che e'
scopo della scuola a tutti i livelli''. ''Ci sono tantissimi insegnanti
e operatori che sappiamo si dedicano al proprio lavoro con grande
generosita', impegno e competenza, sia nella scuola statale che non
statale. Quindi il merito va a loro''. ''Tutti quanti - ha aggiunto -
ci auguriamo che anche la liberta' di scelta dei genitori
nell'educazione dei figli possa essere concretizzata sempre piu' e
meglio, ma questo riguarda un altro aspetto della scuola non statale''.
''In generale - ha concluso Bagnasco - sicuramente tutti auspichiamo
che la scuola, a tutti i livelli e in tutte le sedi, possa veramente
rispondere ai desideri dei genitori per i loro figli''. Ma le polemiche
non si placano e gli studenti annunciano la loro presenza in piazza per
il Costituzione Day del 12 marzo. E al ministro Mariastella Gelmini che
ha ribadito che ''nessuno vuole privatizzare la scuola statale'',
''statale o paritaria essa ha una funzione pubblica'', il Pd ribatte
dicendo che il ''governo vuole, direttamente, lasciare morire la scuola
per favorire quella privata''. Non solo: secondo il senatore del Pd
Roberto Di Giovan Paolo, dal cardinale Bagnasco e' arrivata una ''secca
smentita delle tesi del premier sulla scuola. Berlusconi cerca di
accattivarsi le simpatie dei cattolici, ma non e' credibile''.
(Ansa)