''Fine febbraio
e' la scadenza indicata dal ministero della Pubblica Istruzione per le
iscrizioni alle scuole secondarie di II grado per l'A.S. 2011-2012.
Contestualmente, pero', alla modulistica per l'iscrizione e
all'eventuale richiesta di pagamento delle tasse, le famiglie si vedono
recapitare da parte della scuola (sempre con scadenza fine febbraio)
anche la richiesta di pagamento del c.d. contributo scolastico,
contributo che ormai ha raggiunto cifre consistenti: dai 100 ai 300
euro a figlio a seconda della scuola''. Lo evidenzia Adiconsum in una
nota spiegando che sono ''molti gli 'stratagemmi' adottati dalle scuole
per indurre le famiglie al pagamento del contributo: l'invio di
bollettini anche ad alunni esonerati dal pagamento delle tasse
scolastiche erariali; bollettini unici gia' compilati con cifre che
comprendono sia le tasse dovute per legge sia i contributi scolastici
che la legge prevede come volontari; informazioni ingannevoli
sull'obbligatorieta' dei contributi e diniego di iscrizione degli
alunni le cui famiglie si rifiutano di pagare il contributo''.
Adiconsum ''sta monitorando da alcuni anni il 'fenomeno' e ha raccolto
una casistica di centinaia e centinaia di segnalazioni e assistito le
famiglie''. L'associazione chiarisce che ''nell'ambito dell'autonomia
scolastica, le scuole hanno la possibilita' di richiedere alle famiglie
il pagamento di un contributo per l'arricchimento dell'offerta
formativa, o a sostegno dell'attivita' di laboratorio, ecc.
Ma tali contributi sono pero' da considerarsi sempre e comunque
'erogazioni liberali' cioe' volontari e non tasse o contributi
obbligatori. Pertanto sono da considerarsi illegittime le richieste di
alcune scuole che subordinano l'iscrizione degli alunni al pagamento
del contributo''.
Adiconsum intende precisare che ''non e' contraria ai contributi quando
il loro obiettivo e' quello di migliorare il servizio scolastico'', ma
ritiene che ''tale richiesta debba essere posta in maniera corretta''.
L'associazione ricorda inoltre che ''i contributi liberali sono
scaricabili dalla Dichiarazione dei redditi nella misura del 19%. A tal
fine e' necessario apporre sulla causale del bollettino la dicitura
'erogazione liberale' per innovazione tecnologica oppure ampliamento
dell'offerta formativa o edilizia scolastica''.
Infine, Adiconsum consiglia alle famiglie di ''richiedere all'atto
dell'iscrizione a scuola l'indicazione dettagliata delle spese che
dovranno sostenere per la realizzazione delle attivita' inserite nel
POF e a quale cifra ammonta il 'contributo volontario' e quali spese
copre'' e chiede ministero della Pubblica Istruzione di ''verificare la
correttezza dell' informativa sul contributo scolastico fornita dai
Dirigenti Scolastici alle famiglie''. (ASCA)
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