Una brutta faccenda si chiude dunque con con un nulla di fatto. La querela presentata  l'anno scorso di questi tempi da alcuni dei 416 dirigenti scolasti risultati idonei al concorso del 2004, poi annullato dal Cga di Palermo e oggi in attesa di ripetere il concorso, a seguito della legge   202/2010, contro il giornalista de La Sicilia di Catania, Salvatore Scalia, viene archiviata dal Tribunale di Catania- sezione del giudice delle indagini preliminari. Un articolo del giornalista, che commentava le notizie relative ai tanti errori di grammatica e di sintassi riscontrate nelle prove scritte di alcuni docenti vincitori del concorso, era stato ritenuto lesivo della loro immagine, cosicchè si rivolgevano al giudice per ottenere soddisfazione. Sono stati vani gli altri pezzi, apparsi sempre sul quotidiano catanese, con cui Scalia chiedeva scusa di un eventuale  errore di valutazione che non intendeva minimamente colpire l'onorabilità degli ormai presidi, ed è stato pure vano il nostro appello, apparso su questo sito, affinchè si chiudesse la questione vista la buona fede del giornalista. Oggi l'interessato ci fa sapere dell'esito della sentenza del Tribunale di Catania che noi pubblichiamo volentieri, sia per informare correttamente i nostri lettori che all'epoca seguirono la notizia, e sia per chiudere un altra fase di questa ingarbugliata vicenda della scuola siciliana che tutti ci auguriamo finisca al più presto, benchè si abbia la certezza che i colleghi esclusi dal concorso abbiano presentato istanza di verifica costituzionale della legge 202/2010, conosciuta anche come Lodo Siracusa.
In ogni caso ci preme fare gli auguri a Salvatore Scalia, già redattore della pagina culturale del quotidiano di Catania, perchè riprenda l'agognata serenità per dedicarsi ai suoi scritti, visto che la letteratura per esprimersi al meglio non ama pendenze che distraggono e soprattutto di questo tipo.
P.A.