A settembre
sono partiti i nuovi licei, mentre sotto l'albero di Natale sono
arrivati i nuovi atenei della riforma, con la legge Gelmini approvata a
quarantotto ore dal 25 dicembre. Per la scuola e l'universita', il 2010
e' stato un anno denso di novita', spesso molto contestate. Alle
superiori sono sbarcati i nuovi indirizzi nelle classi prime.
All'universita' sono in arrivo le nuove regole volute dal ministro.
Cambia, dunque, il panorama dell'istruzione con il ministro al lavoro
per "modernizzare" il paese.
LA SFRONDATA DEI LICEI - I licei dallo scorso settembre sono diventati
sei: classico, scientifico, artistico, linguistico, musicale-coreutico
e delle scienze umane.
Questi ultimi due sono le vere novita' arrivate con la Gelmini. Al di
la' dei contenuti, in tutti gli indirizzi gli orari sono stati ridotti
per una media di 27 ore a settimana. All'ultimo anno, si potra'
studiare una materia in inglese o in una seconda lingua comunitaria.
Nei tecnici, ci sono ora 2 ambiti di studio (economico e tecnologico),
suddivisi in 11 indirizzi, con meno ore da passare tra i banchi e piu'
laboratori. Nei professionali (2 settori per un totale di 6 indirizzi)
sono state rafforzate le materie specifiche del corso di studi e ci
sara' una maggiore flessibilita' dell'offerta formativa. Nel complesso
c'e' stata una forte riduzione di indirizzi: prima ce n'erano 700. Una
novita' che aiutera' soprattutto quando la riforma andra' a regime e
arrivera' a toccare il quinto anno delle superiori: oggi per la
maturita' e' necessario preparare moltissime prove per coprire tutti
gli indirizzi. Il taglio di ore e l'accorpamento fra le materie e'
stato accolto con favore soprattutto dalle famiglie e dai ragazzi. Meno
dagli insegnanti. Molte polemiche sono sorte attorno all'accoppiamento
di materie prima separate come la storia e la geografia. Le scienze
sono finite anche loro sotto un unico tetto. A gennaio, con la fine dei
quadrimestri, arriveranno le prime pagelle della riforma nelle classi
prime con meno materie e meno voti. A settembre 2011 saranno coinvolte
dalla riforma sia le classi prime che le seconde.
LA NUOVA UNIVERSITA' - A poche ore dal Natale la Gelmini ha incassato
anche la riforma dell'universita'. La prima riforma organica dal
dopoguerra ad oggi. Dalle norme antiparentopoli ai nuovi concorsi per
professori e ricercatori, la legge Gelmini (che ora ha bisogno di 40
fra decreti e regolamenti per essere applicata) porta molte novita'
all'interno del sistema accademico. Sul fronte dei concorsi, spariscono
quelli locali e arriva l'abilitazione nazionale. I ricercatori saranno
solo a tempo determinato. I rettori anche: ci sara' un unico mandato di
sei anni. Impossibile continuare ad assumere i parenti: quelli fino al
quarto grado sono banditi dalle chiamate. La riforma e' stata accolta
da un coro di protesta da parte degli universitari e dei ricercatori.
Piu' possibilisti i rettori che attendono di poterla testare sul campo.
Favorevole la Confindustria. Scettiche le opposizioni parlamentari: "La
riforma conferma solo i tagli". Entusiasta il ministro: "La riforma e'
storica", ha detto.
Ora il Miur dovra' lavorare alla fase applicativa. Molte riforme
sbandierate come epocali, in passato, si sono arenate proprio su questo
punto.(da www.dire.it)
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