La scuola italiana
registra posizionamenti "significativamente inferiori" alle medie
dell'Ocse sulle "competenze di lettura" dei suoi studenti: un tema a
cui l'ente parigino ha dedicato un nuovo rapporto tecnico - il Pisa
(Programme for International Student Assessment) 2009 - che mette a
raffronto le performance tra studenti 15enni di vari paesi su lettura -
anche tenendo conto delle caratteristiche dei testi di studio - e con
delle focalizzazioni su matematica e scienze. La graduatoria è dominata
dall'Asia, che piazza ai vertici diversi dai suoi centri finanziari, e
dalla Finlandia. Secondo le tabelle pubblicate la penisola ottiene
posizionamenti indicati come "significativamente inferiori" alle media
dei paesi avanzati sulle diverse voci monitorate:
il tutto si riassume nei 486 punti dell'Italia sulla graduatoria
generale, contro i 493 punti della media Ocse. A svettare in cima alla
classifica, con 556 punti è la città cinese di Shanghai, polo
finanziario del Dragone, seguita a 539 punti dalla Corea del Sud, terza
è la Finlandia (536 punti), e a seguire Hong Kong (533) e Singapore
(526). Una graduatoria che quindi oltre ai paesi prende in
considerazione anche singole metropoli, e in cui tra i paesi europei
solo l'Olanda, oltre alla Finlandia, compare nella top 10: decima con
508 punti. Seguono Belgio e Norvegia, gli Usa si piazzano 17esimi
mentre tra le grandi economie Ue quella più in alto è la Germania,
20esima con 497 punti. La Francia è 22esima e la Gran Bretagna 25esima.
Con il suo punteggio l'Italia si piazza 29esima su 65 tra paesi e città
elencati, davanti alla Slovenia e alle spalle di Macao e Portogallo.
Dando uno sguardo alle prime posizioni è Shanghai (Cina) ad aver
ottenuto in assoluto il punteggio medio in lettura più elevato (556);
anche la Corea (539) e la Finlandia (536) si pongono a livelli di
eccellenza, seguiti da Hong Kong (533), Singapore (526), Canada (524),
Nuova Zelanda (521), Giappone (520) e Australia (515). Tra i paesi
europei solo l'Olanda, oltre alla Finlandia, compare nella top 10:
decima con 508 punti. Seguono Belgio, Norvegia, Stati Uniti (che si
posizionano al 17esimo posto) e Svezia.
Fin qui le performance nella lettura dei testi. Se si vanno a
verificare i risultati dell'Italia nelle altre competenze esaminate, il
quadro è peggiore: nelle scienze gli studenti della penisola fanno
registrare quota 489 posizionandosi al 35° posto, un gradino in più
rispetto a tre anni prima ma ancora 11 punti sotto alla media Ocse (501
punti). Anche se recuperano 23 punti, in matematica continua ad andare
peggio: gli allievi italiani si collocano in 36esima posizione, con 483
punti, ancora a 13 dai 496 che rappresentano la media internazionale.
Molto più avanti ci sono sempre le nazioni asiatiche: irraggiungibile
Shanghai, la provincia cinese che ha fatto registrare 600 punti.
(Apcom)
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