L’iscrizione e la frequenza scolastica delle classi comuni di ogni ordine e grado agli alunni con disabilità anche grave sono garantite dall’art. 12 della legge 104/92 ; si tratta di un diritto soggettivo esigibile ed in quanto tale non sottoposto a transazione ( nemmeno col consenso della famiglia), le istituzioni scolastiche nei casi di una sua violazione rispondono di illecito penale nella persona del dirigente scolastico che, in virtù delle Linee Guida del 4/08/2009, viene individuato quale garante dell’integrazione scolastica degli alunni disabili.
Gli alunni disabili anche gravi, inoltre, secondo il decreto legge n. 78/10 art. 9 comma 15 ed art. 10 comma 5 hanno diritto ad avere un insegnante di sostegno per le ore indicate nel PEI che in nessun caso, né dal dirigente né dal CSA, possono essere decurtate o parametrate in base all’organico della scuola. In caso contrario, oltre alla denuncia alla magistratura competente, è bene anche segnalare il caso all’osservatorio scolastico ministeriale per l’integrazione degli alunni disabili.
Alle famiglie degli alunni che frequentano la stessa classe di eventuali ragazzi disabili anche gravi è bene ricordare che ciò che essi possono magari avvertire come un disagio in realtà non è mai legato all’esercizio del giusto diritto all’integrazione da parte di chi è “diverso” dagli altri,ma è sempre dovuto, purtroppo, alla scarsa attenzione da parte degli enti locali, semmai, a provvedere in modo completo e tempestivo, insomma a far si che questo loro diritto venga espletato nel modo più esaustivo e assistito possibile. Del resto, al diritto sancito dalla legge 104 corrisponde diametralmente il dovere di chi è preposto a farlo ( equipe asl, assistenti sociali e quant’altro…) affinchè mai, in nessun caso, un diritto possa trasformarsi in qualcosa che non è, peggio , che possa essere avvertito come un “disagio” a causa soltanto ed esclusivamente di eventuali mancanze ed omissioni di atti ed assistenze necessarie.
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Anche se c’entra poco con le normative succitate, vorremmo quindi brevemente ricordare e consigliare vivamente ( ai genitori e ai docenti) la lettura di una magnifica opera di Feuerstein “ Non accettarmi come sono”, dedicata ai bambini con carenze cognitive gravi, anche in casi di sindrome down, in cui viene spiegato il metodo PAS ( programma arricchimento strumentale), un metodo che si propone a creare, attivare, quei prerequisiti del pensiero che vengono comunemente denominate funzioni cognitive e che in caso di questi bambini sono compromessi da una insufficiente esperienza di apprendimento mediato.
Tecla Squillaci
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