'Bisogna
dare alla lingua una collocazione normale e non occasionale. Per questo
abbiamo deciso di intitolare in questo modo la Conferenza: 'Una Limba
Normale''. Lo ha detto l'assessore regionale della Pubblica Istruzione
della Sardegna Sergio Milia,
nel corso della presentazione della Conferenza Regionale della Lingua
sarda, in programma a Fonni dal 9 all'11 dicembre.
Nel corso dell'appuntamento in
programma a partire da giovedi', ha aggiunto Milia verranno presentate
le linee guida del Piano triennale per la lingua e la cultura sarda che
convergeranno verso progetti che diano solidita' alle nostre radici,
alla nostra tradizione ed alla nostra lingua.
''Non vogliamo che la nostra lingua - ha aggiunto l'assessore Milia -
rimanga confinata in alcune zone, sempre piu' ristrette, della Sardegna
dove, circa il 70% della popolazione dichiara di conoscere la variante
della lingua sarda parlata nella zona in cui risiede, ma solo il 13%
dei bambini fa conversazione in limba con i propri familiari.
Anche per questo abbiamo deciso di puntare sull'istruzione e
sull'insegnamento, a cominciare dalle scuole. Nel corso di un prossimo
incontro a Roma, con i funzionari del Ministero della Pubblica
Istruzione per il progetto di ''Scuola digitale'' verra' chiesto di
inserire, tra gli argomenti scientifici, anche la lingua sarda''.
''La scelta di Fonni come sede della Conferenza Regionale non e'
casuale - ha concluso Milia - ma e' stata dettata dal fatto che proprio
qui passa una sorta di linea di demarcazione della trasmissione della
lingua ai bambini. Non si insegna praticamente piu' la lingua sarda ai
bambini perche' in molte zone proprio del nuorese le famiglie non
parlano piu' in limba. Parlare piu' lingue in famiglia aiuta i bambini
e non li danneggia. Non e' assolutamente una vergogna sentirsi europei
e allo stesso tempo sardi, con la nostra identita' linguistica. Per
questo e' necessario che la Regione reperisca altre fonti di
finanziamento per lo sviluppo della politica culturale e linguistica''.
(ASCA)
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