E' in dirittura
d'arrivo in Commissione Istruzione al Senato il DDL 2392 “Norme per la
salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la rinnovazione
del concorso per dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale
22 novembre 2004”.
Si tratta del terzo tentativo del Parlamento di intervenire in una
materia che è stata oggetto di pronunzie dell'Autorità Giudiziaria
ormai passate in giudicato. Si tratta com'è noto delle varie sentenze
del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Sicilia che ha
annullato il concorso per dirigenti scolastici del 2004 imponendo che
venissero nuovamente svolte le prove scritte.
Un precedente tentativo del Parlamento di soppiantare le pronunzie
giurisdizionali si era consumato alla fine del 2009, con l'inserimento
di un emendamento ad hoc nel d. l. n. 134/2009, modificato con l.
167/2009. In quell'occasione, il Presidente della Repubblica fu
costretto ad un intervento molto severo nei confronti del Parlamento.
Il 24 novembre 2009, all'atto di promulgare la suddetta legge, era
stato, infatti, emanato a cura del Quirinale il seguente comunicato
stampa:
“Il Presidente della Repubblica ha oggi promulgato la
legge di conversione del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134,
recante disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio
scolastico ed educativo per l’anno 2009-2010 avendo preso atto
dell'impegno del Governo - assunto in Parlamento e nel Consiglio dei
Ministri del 19 novembre scorso e formalmente comunicatogli con lettera
del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca - di
abrogare il comma 4 quinquiesdecies dell'articolo 1, al fine di
ottemperare alle decisioni della magistratura amministrativa di
annullamento di procedure concorsuali per dirigenti scolastici”.
Malgrado ciò è stato compiuto un successivo tentativo per intervenire
con un altro "colpo di spugna" parlamentare sulla materia. Ciò è
accaduto in occasione della discussione della legge di conversione del
cosiddetto decreto-legge "Milleproroghe" nel gennaio 2010 (ddl. 1955).
In quella occasione alcuni parlamentari tentarono di far approvare un
emendamento che consentisse l'espletamento di un concorso riservato per
consentire di sanare le illegittimità sanzionate a suo tempo dal
Consiglio di Giustizia amministrativa e di "salvare" il concorso
annullato. Questo tentativo fu stoppato per merito dal presidente della
Commissione affari costituzionali, Sen. Carlo VIzzini, il quale
dichiarò l'emendamento inammissibile.
Adesso il Parlamento ci riprova per la terza volta con il DDL 2392,
primo firmatario l'on. Siragusa, con l'ennesima previsione di un
concorso riservato che, di fatto, aggirerebbe la pronunzia del Giudice
amministrativo siciliano.
Come i precedenti, anche questo DDL è incostituzionale perché invade
l'ambito di una pronunzia della magistratura, perché crea una
violazione degli articoli 3, 24, 97 Cost. Ciò è confermato dal parere
dell'ufficio studi della Camera e uno del prof. Avv. Giovanni Guzzetta,
nonché dalla sentenza emessa in data 4/11/2010 dal CGA n. 1383/2010
Siamo certi che in questo momento storico in cui è forte la richiesta
di legalità e di rispetto delle istituzioni, le forze politiche che
sostengono tali principi vorranno intervenire al fine di evitare che
venga approvata una norma che travolge le sentenze della magistratura,
voluta dall’arroganza e dallo strapotere di taluni parlamentari
firmatari del suddetto DDL.
Nella malaugurata ipotesi che il Parlamento voglia insistere in questa
direzione non resterà che rivolgerci al Capo dello Stato quale ultimo
presidio di legalità, perché, coerentemente con il precedente specifico
dello scorso anno, neghi la promulgazione e rinvii al Parlamento una
legge che non fa onore al prestigio e al ruolo costituzionale delle
Camere rappresentative.
Palermo15 novembre 2010
Il Comitato dei partecipanti esclusi dal concorso per dirigenti
scolastici dd 22.11.2004
enzo.disalvo56@gmail.com