Si è svolto al
MIUR, il giorno 10.11.2010, l’incontro con le parti sociali – tra cui
la CONFSAL, Confederazione di appartenenza dello SNALS - avente per
oggetto: Istituti Tecnici Superiori – Percorsi di specializzazione per
adulti occupati - che aveva lo scopo di fare il punto della situazione
attuativa e di esplorare le opportunità di un auspicabile raccordo dei
piani di intervento degli ITS con la formazione continua dei
lavoratori.
E’ stato fornito un elenco degli ITS attualmente costituiti (pari a 50)
con la relativa distribuzione territoriale e comunicato che, entro il
termine ultimo previsto al 31/12/2010, se ne potranno forse costituire
un massimo di altri 5.
La discussione si è sviluppata a partire dai contenuti del DPCM
“linee guida per la riorganizzazione del sistema di istruzione e
formazione tecnica superiore e la costituzione degli Istituti Tecnici
Superiori” e del DI n. 436/2000 artt. 1 e 4 con particolare riferimento
all’allegato B.
I rappresentanti del MIUR, Dott. Bocchieri – capo della segreteria
tecnica del ministro Gelmini – e dott.ssa Nardiello – già Direttore
generale competente di recente collocata in quiescenza e attuale
consigliere del Ministro -, hanno affermato con forza il valore
che l’amministrazione attribuisce agli ITS come necessaria sede
di integrazione tra: università, istituzioni scolastiche, enti di
formazione e imprese e hanno dato l’annuncio che a breve ci sarà uno
specifico “evento” con la presenza dei ministri interessati.
L’intervento dei rappresentanti del MIUR si è poi focalizzato sulla
possibilità di collegamento tra la formazione continua, gli ITS e i
fondi interprofessionali secondo quanto previsto nel citato DPCM
nell’allegato a) “linee guida per la costituzione degli istituti
tecnici superiori” ove tra gli obiettivi si scrive “stabilire organici
rapporti con i fondi interprofessionali per la formazione continua dei
lavoratori, nel rispetto delle competenze delle parti sociali in
materia”. La successiva discussione è stata poi focalizzata sulle
possibilità e opportunità di interazione tra ITS e fondi
interprofessionali.
Tutti gli interventi hanno condiviso l’importanza che possono avere gli
ITS per lo sviluppo dell’economia del nostro Paese e per fornire un
punto d’incontro tra domanda e offerta del mondo del lavoro per le
figure professionali di alta specializzazione. Sul delicato tema delle
possibilità di interazione dei fondi interprofessionali con gli ITS,
invece, tutti gli interventi delle parti sociali sia delle
confederazioni sindacali (CONFSAL-CGIL-CISL e UIL) sia delle parti
datoriali hanno posto in evidenza la necessità dell’assoluto rispetto
dell’autonomia dei fondi interprofessionali che operano con finalità e
regole ben precise ed hanno oggettive difficoltà di intervento diretto
nelle “fondazioni” visto che gli ITS , a differenza degli IFTS, sono
rivolti per la maggior parte a persone non occupate.
Alla fine della riunione ci si è lasciati con l’impegno di una
approfondita riflessione sui temi trattati e di fornire eventuali
contributi.
(da Snals)
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