Avvio del
nuovo anno scolastico con test Invalsi nella secondaria di primo grado
per sondare la preparazione degli alunni in ingresso; una pratica però
che quasi tutti i docenti adottano per modulare la loro programmazione
didattica nel corso dell'anno. Ora è ufficializzata per le statistiche
del Miur che forse poi userà, se fossero negative, per accusare, come
ha fatto Brunetta, i docenti di assenteismo e di non preparare bene i
ragazzi, sfruttando pure i dati dell'Ocse che nei giorni scorsi però
hanno detto pure che il nostro governo spende poco per l'istruzione: il
9% del Pil rispetto al 13,3% della media europea.
Un dato che smentisce le dichiarazioni di Gelmini che lamenta come il
97% del budget del ministero vada per pagare gli stipendi, i quali
però, sempre per l'Ocse, sono fra i più bassi del mondo.
Una contraddizione di termini che ha fatto stracciare le vesti
all'opposizione, subito ricucite quando si è rilevato che il sondaggio
si riferisce al 2008, in pieno governo Prodi.
Il rilevamento allora non può servire come grimaldello politico, ma per
aggiustare, se la volontà riformista è salda, i mali della nostra
scuola.
E infatti Gelmini ha rincarato la dose, diramando una nota dove afferma
che pure l'Ocse le dà ragione quando taglia, e come taglia, personale e
risorse senza rendersi conto che a fronte di 33.630 pensionamenti
(fonte Miur) di quest'anno ci sono state sole 10mila assunzioni, per
cui i rimanenti 23mila posti devono essere assegnati, se si vuole che
la scuola funzioni, ancora a personale precario.
Lei tuttavia fa un ragionamento semplice, alla femminina (con tutto il
rispetto), perché sostiene pure che la spesa media annua per studente è
pari a 7.948 dollari contro una media Ue di 8,200 che è quindi in quasi
pareggio, per cui i tagli di Tremonti sono sacrosanti.
Elementare appunto quando si mettono nel calderone gli insegnanti di
sostegno, quelli di religione e il modulo di tre maestri che nei Paesi
europei gravitano su altri ministeri o mancano del tutto.
In ogni caso, venerdì scorso ha giurato che in 6/7anni tenterà di
assorbire i "precari", mettendo pure in moto una nuova forma di
reclutamento che, se per un verso liquida quello in stallo in
commissione istruzione della on. Aprea (Pdl) e apertamente osteggiata
dalla Lega, dall'altro fomenta troppo il tirocinio formativo senza il
quale insegnare sarà impossibile.
Pasquale Almirante ( La Sicilia del
12 settembre 2010 )