Novara, lunedì 13 settembre sit-in
presso l'Ufficio Scolastico Provinciale
Anche nelle province lombarde, come sottolineato in una recente lettera
dell'ANCI Lombardia, continua l'odissea della scuola pubblica.
Non fa eccezione la scuola novarese, dove l'aumento costante degli
alunni in tutti gli ordini e gradi non si concilia con i tagli imposti
dalla Finanziaria 2008 (7,8 miliardi di euro).
Rimangono così inascoltate le richieste delle famiglie di avere più
sezioni dell'infanzia, più tempo pieno per la scuola primaria, più
tempo prolungato per la scuola media e più ore di laboratorio per la
secondaria di II grado. In sintesi: tagli al personale e nessun
investimento in un settore strategico per il futuro del nostro Paese.
Nella sola provincia di Novara, fra docenti e personale ATA, per l'a.s.
2010/2011, si sono persi 200 posti di lavoro.
Classi sempre più numerose e meno sicure. Meno risorse per una scuola
pubblica che possa effettuare un servizio di qualità rappresentano
l'emblema di un Paese che arretra, incapace di cogliere le sfide vere
della competizione globale.
Per denunciare tutto questo, la FLC
CGIL Novara dà appuntamento al sit-in presso l'USP - Largo Donegani 5A
- lunedì 13 settembre dalle ore 9.00 alle 13.00.
Modena,
delegati e RSU della FLC CGIL: "Siamo tutti indisciplinati: censurateci
subito"
Pubblichiamo di seguito il documento che l'assemblea delle RSU e
delegati FLC CGIL di Modena ha approvato all'unanimità a sostegno del
docente sanzionato con la censura all'Istituto Meucci di Carpi e agli 8
insegnanti dello stesso istituto che avevano fatto un esposto al dott.
Limina Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna
intimiditi dalla risposta di Limina stesso.
______________
Al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale
Dott. Marcello Limina
Al Dirigente dell'Ufficio XII per la provincia di Modena
Dott. Gino Malaguti
Al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Loro sedi
Siamo tutti indisciplinati:
censurateci subito
Intendiamo prendere posizione in merito alla risposta del 24 agosto
2010, inviata dal Dirigente dell'USR Dott. Marcello Limina agli otto
docenti dell'Istituto Meucci di Carpi, risposta perfettamente in linea
con la circolare, riguardante le Dichiarazioni a mezzo stampa del
personale scolastico, inviata il 27 Aprile 2010 dal Dott. Marcello
Limina ai Dirigenti scolastici provinciali dell'Emilia Romagna.
Abbiamo espresso, esprimiamo, esprimeremo sempre e liberamente il
nostro pensiero e la nostra capacità critica, su qualsiasi argomento,
in qualsiasi occasione, nei confronti di chiunque, tramite tutti i
mezzi di comunicazione, come garantito dall'Articolo 21 della nostra
Costituzione, senza consultare preventivamente alcuna gerarchia o
burocrazia.
Alzeremo la voce tutte le volte che i tagli ministeriali mascherati da
riforme impediranno il funzionamento e la qualità della Scuola
Pubblica, causandone il progressivo smantellamento, soprattutto a
vantaggio degli istituti privati.
Siamo orgogliosi di lavorare nella Scuola Pubblica, tutti i giorni, con
la massima dedizione, per garantire un' istruzione e una formazione di
livello europeo a tutti i cittadini, ma anche noi siamo liberi
cittadini e non siamo servitori esclusivi di nessuno.
Quindi, se la libera opinione e la difesa della Scuola Pubblica, due
pilastri della nostra Repubblica democratica, sono considerati
dall'Ufficio Scolastico Regionale comportamenti passibili di censura o
sanzioni disciplinari, chiediamo di essere censurati e sanzionati,
tutti e subito.
Pertanto siamo totalmente solidali con gli otto insegnanti del IIS
Meucci di Carpi, i quali, proponendo un ordine del giorno del Collegio
che si occupasse degli urgenti e reali problemi della nostra scuola,
non hanno fatto altro che adempiere alla funzione docente e ai loro
doveri professionali.
Durante il prossimo anno scolastico ci impegniamo ad adottare
comportamenti analoghi, come abbiamo già fatto negli anni precedenti,
tant'è vero che delibere simili a quelle del Meucci sono state votate e
pienamente condivise da diverse scuole italiane e diffuse tramite tutti
i mezzi di comunicazione, senza chiedere il permesso a nessuno, come ad
esempio nei casi di cui alleghiamo i documenti.