Governo regionale, Assemblea regionale siciliana e forze
sociali nell'Isola facciano ''fronte comune contro l'emergenza precari
nel mondo della scuola''. Lo propone la Cisl Sicilia per bocca di
Maurizio Bernava, segretario generale. Il numero uno regionale della
Cisl e' intervenuto sul tema, stamani ad Agrigento. Ha puntato il
dito contro il ''costo sociale altissimo imposto dai tagli del tandem
Gelmini-Tremonti''. E ha invitato il governo della Regione a una
''maggiore capacita' di negoziazione nei confronti del governo
nazionale''. Ma alla Regione, la Cisl imputa ''ritardi e
responsabilita'''. Cosi' come, ha sostenuto Bernava, ''corresponsabili
dell'emergenza in cui ci troviamo sono i deputati e i senatori
nazionali che hanno votato in silenzio, in Parlamento, i tagli alla
scuola. Ora non possono limitarsi a sterili e inconcludenti
dichiarazioni di solidarieta'''.
Al governo regionale il sindacato ricorda che ''avrebbe gia' dovuto
spendere ben 80 milioni di euro di fondi Ue, 40 per il 2009 e
altrettanti per il 2010, per interventi a favore della scuola.
Interventi che non ci sono" rimarca la Cisl, che sottolinea tra l'altro
che ''la Sicilia e' l'unica regione in Italia a non essersi dotata di
una legge sul diritto allo studio''. Inoltre, ha ripetuto Bernava,
"sono mancate politiche per il tempo pieno e contro la dispersione
scolastica. E per la progressiva immissione in ruolo dei lavoratori
precari".(Adnkronos)
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