Oggi è il
primo giorno di settembre, il primo del mese della mia nascita, il
primo del mese della nascita del mio secondo figlio (dovrebbe nascere
intorno al quindici), fino a qualche tempo fa avrei detto quello del
primo collegio dei docenti ma quest’anno non sappiamo quanti docenti ci
saranno a questo primo collegio nella provincia di Catania solo oggi
hanno completato le varie assegnazioni provvisorie per quei poveri
colleghi che sono rimasti senza sede ma ancora ci siamo noi i famosi
precari storici coloro che ogni anno cambiano sede, cambiano colleghi,
cambiano alunni ma che non cambiano quella voglia di lavorare e di dare
ancora.
Ma a quanto pare tutto ciò non interessa a coloro che stanno nelle
stanze dei palazzi più importanti di Roma, in quei palazzi dove si
decide il da farsi del nostro paese tantissimi colleghi hanno iniziato
lo sciopero della fame, ma la cosa non è nota a tutti in quanto le
testate giornalistiche non ne parlano affatto o se lo fanno, danno
l’informazione in maniera molto soft c’è gente che è finita in ospedale
ma nessuno lo sa, le famiglie non si rendono conto di quello che sta
accadendo nelle scuole perché nessuno mette in risalto il fatto ma la
cosa che infastidisce è il fatto che la signora dagli occhialini dai
mille colori non si degna neppure di parlare con noi, pensa solo a
riformare, ma che cosa non si sa, poi il solito (non diciamo cosa per
non offendere) che ogni anno arriva con la frase:
''Con l'inizio dell'anno scolastico la sinistra puntualmente ricomincia
con i suoi fallimentari tentativi di agitare la piazza contro il
governo. I sedicenti precari che stanno attuando un falso e pretestuoso
sciopero della fame davanti Montecitorio non hanno a che fare con la
scuola, ma hanno con la provocazione e speculazione politica''
ma lui cosa ne sa non sa manco cosa sia la scuola ma ci rendiamo conto
che si permettono pure di deriderci?
Oggi è iniziato un nuovo anno scolastico, un anno pieno di incertezze,
un anno pieno di ma e di se un anno che sicuramente non dimenticheremo
mai l’anno del licenziamento di massa di migliaia di precari che hanno
dato anima e cuore a quella che viene ancora definita SCUOLA PUBBLICA
Sebastiano Luca Consoli
sebastianoluca.consoli@gmail.com