Piazza Roma è identificata con il «De Felice », da generazioni e ormai da novant’anni: questa l’età anagrafica di una scuola dalla storia antica e di connotati precisi e apprezzati dall’utenza. Una scuola che, grazie agli interventi della Provincia e della Regione, ha iniziato un’opera di imponente ristrutturazione - per motivi di sicurezza - che entro gennaio terminerà, restituendo il secondo piano. Mancano purtroppo delle varie e proprie palestre, ma la scuola è riuscita a ovviare il problema sfruttando alcuni ampi locali per attività a corpo-libero. Nel compenso moltissimi sono i laboratori: almeno nove. Anche il «De Felice » - come molti altri istituti della stessa specie - sta preparandosi per affrontare la famosa riforma degli istituti tecnici, che diverrà fattiva a partire dal prossimo anno: «E’ un punto importante su cui battere - spiega il dirigente, Francesco Ficicchia - E’ in questa occasione che le scuole potranno dimostrare la propria innovazione presentando spazi di autonomia pari al 55% del tempo scuola. Verrà sostanzialmente a decadere anche il concetto stesso di esame di Stato. Ogni scuola, infatti, rilascerà certificazioni delle competenze acquisite, secondo un modello già sperimentato in Europa».
Il dibattito sul tema - come su tutte le
questioni scolastiche è molto acceso -
ma il dirigente Ficicchia è ottimista:
«Credo che ogni scuola debba interfacciarsi
innanzitutto con il territorio di appartenenza,
cercando di produrre figure
adatte alle specificità di ogni zona. E’ un
aspetto a cui questa scuola tiene moltissimo
e che troverà conferma nella rimodulazione
degli indirizzi che attueremo
il prossimo anno. Oltretutto c’è da dire
che la scuola si interessa già da ora affinchè
i ragazzi possano avere rapporti
con il mondo del lavoro,
grazie alle relazioni
con le banche e con altre
aziende locali, e all’alternanza
scuolalavoro.
Potenzialmente,
i nostri ragazzi
potrebbero già essere
pronti ad accedere
nel mercato del lavoro,
ma ci sono enormi
difficoltà. Ad esempio, non
esiste più l’ordine dei Ragionieri,
ma solo quello dei Commercialisti,
a causa di una decisione presa
unilateralmente. Ma paradossalmente i
ragionieri sono richiesti negli studi dei
commercialisti per mansioni che un laureato
si rifiuta arbitrariamente di fare!».
Sono le contraddizioni del sistema. Di
un sistema moderno e di un cambiamento
che, d’altro canto, ha portato molti
allievi stranieri - che hanno bilanciato
il calo fisiologico delle iscrizioni - tra le
mura dell’antico Istituto Commerciale,
che si è attrezzato di conseguenza istituendo
corsi di potenziamento linguistico
e di integrazione interculturale:
«Quello della lingua in questa scuola non
è un problema. Abbiamo docenti di lingua
straniera preparatissimi e competenti
», come le prof.sse Laura Calcaterra
e Carmela Vasques che, come tutti gli
altri colleghi, spendono fatiche ed energie
non solo in un mondo scolastico in
rapida mutazione, ma dentro una società
sempre più complessa, dentro la
quale occorre ricucire rapporti di fiducia.
«Quando iniziai a insegnare mi basai
essenzialmente sui modelli con cui mi
ero confrontata da studentessa, per poi
rendermi conto che quel sistema non
poteva funzionare - spiega la Vasques - Il
rapporto triangolare docente-discentefamiglia
è cambiato radicalmente. Il docente
non è più rispettato in quanto tale,
come era un tempo. Adesso il rapporto
deve essere costruito a partire da zero,
sperimentando nuovi approcci personali
e didattici. Certo, una disciplina quale
l’inglese facilita moltissimo il lavoro.
L’insegnamento deve basarsi sul dialogo
e sul confronto, tenendo conto di un’utenza
variegata, come quella di questa
scuola. L’allievo ha bisogno di sentirsi
protagonista del processo di apprendimento
».
«Lo stesso dicasi per l’informatica -
aggiunge la prof.ssa Francesca Barresi -
Operando attraverso i gruppi di lavoro si
riesce ad abbattere la barriera della cattedra.
Inoltre, i ragazzi credono di essere
in grado di saper utilizzare più che sufficientemente
il computer, senza rendersi
conto che vi si rapportano, invece, appena
superficialmente»
ALESSANDRA BELFIORE da La Sicilia