SCUOLA: GELMINI, PROVVEDIMENTI PER CHI NON APPLICA LEGGI
Nei confronti delle scuole che si rifiutano di applicare leggi approvate dal Parlamento potrebbero essere presi provvedimenti. "E' inammissibile - ha detto il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, in occasione di un'audizione in commissione Istruzione al Senato - che si discuta l'attuazione di leggi approvate dal Parlamento. E' un problema molto serio. Laddove si verifichino casi di questo genere io sicuramente stigmatizzerò i comportamenti e valuteremo i provvedimenti da assumere. Credo che le famiglie - ha aggiunto - abbiano bisogno di certezze. Durante l'anno sono state fatte molte polemiche che poi, alla resa dei conti, si siano dimostrate prive di fondamento come quella sul tempo pieno. Si è fatta politica a scuola dicendo che il Governo avrebbe abolito il tempo pieno, che nella migliore delle ipotesi sarebbe diventato una sorta di doposcuola. Dopo un anno dall'entrata in vigore della riforma il tempo pieno non solo è confermato ma è stato aumentato. E dunque meno polemiche e politica si fanno a scuola meglio è". Quanto alla proposta avanzata dal senatore Valditara di introdurre un codice di comportamento in materia, il ministro ha ricordato che si sta pensando a un codice etico per l'università. "Nella scuola - ha aggiunto - valuterò questa proposta".
Riferendosi, infine, al caso-Kabul e cioé a quelle scuole che come l'istituto romano Iqbal Masih hanno ignorato la circolare ministeriale che disponeva un minuto di silenzio durante i funerali dei parà morti in Afghanistan, il ministro ha detto: "è in corso un approfondimento, valuteremo