NON SE NE PUO’ PIU’, a questo punto, BENEDETTA sia questa sentenza del CGA di Palermo con cui si annulla il concorso di due anni fa che riguarda i Dirigenti Scolastici della Sicilia.
Di questo concorso hanno ampiamente scritto i telegiornali e parlato radio e televisioni, addirittura
Ora uno/una (c’è, però anche chi ha superato il concorso meritatamente) di questi graziati dalla santa provvidenza (vedi onorevole o sindacalista di turno) è capitato nella nostra scuola. Viene di buon’ora, mai alle otto e trenta, non avendo insegnato nei Licei i suoi discorsi sono brevi ma in compenso colmi di strafalcionerie sintattiche e grammaticali (vedi il congiuntivo). Quasi sempre con la gomma americana in bocca (vedi collegio dei docenti) non ha mai parlato della sua visione del mondo della scuola, chiuso con quattro intimi “lo staff” nella sua stanza governa con la delazione e non con il confronto aperto. Dispensatore di fondi (incarichi, PON, ecc…) compera la coscienza dei poveri di spirito e per dimostrare che “LUI C’E’” si toglie la soddisfazione di qualche “lavata di capo “ con qualche povera cappa o con qualche supplente.
Promozioni in massa e quindi studenti in massa nel cortile e nei corridoi con episodi di bullismo o sottaciuti o su cui si chiudono gli occhi. Nessun atto di indirizzo, nessuna dichiarazione di principio, nessuna indicazione didattica o pedagogica (Rosseau, chi era costui?), non parla una lingua straniera, non fa nessuna citazione colta (si capisce che non ha mai studia il latino o la pedagogia), molte invece, le circolari che sono, poi, una copia di quelle degli anni precedenti o le gite scolastiche a cui partecipa (preferibilmente all’estero).
È dire che nella nostra testa il DIRIGENTE è invece