LEGGERE, CAPIRE, AGIRE, per non soccombere!
Se non sbagliamo, lo scorso 24 agosto 2007, presso la Scuola Media “F. Petrarca” di Catania, in occasione delle convocazioni per il conferimento degli incarichi a tempo determinato da parte dell’U.S.P., eravamo in 1.951 docenti precari di sostegno della scuola media superiore di secondo grado, una folla, una moltitudine creata ad hoc da vari governi succedutesi negli anni, che quella “folla” han voluto specializzata, che di quella “folla” hanno avuto bisogno per colmare gli organici, ma che quella stessa “folla” ha finora tenuto come “… color che son sospesi”!
Quella folla, quasi per intero quei 1.951 colleghi, anche quest’anno si è dovuta accontentare (e diversi, ormai, da più di un decennio!) del solito incarico a tempo determinato, per conseguire il quale e alla fine del quale … la solita umiliante trafila.
Orbene, dov’è ora quella stessa “folla”? Cosa sta facendo (se lo sta facendo!) per uscire dal decennale limbo del precariato?
Alcuni di noi, il “Comitato Ruolo per il Sostegno” (per chi scrive) ed altri gruppi od organizzazioni, han scelto se non di alzare la testa, almeno di levare una voce e così, tra interpellanze parlamentari e iniziative mirate, hanno deciso di dare un segnale all’attuale Governo e di proporre seriamente la questione della stabilizzazione degli insegnanti di sostegno nell’interesse, anche, della effettiva integrazione scolastica (mediante continuità e docenza esperiente e specializzata) degli alunni diversamente abili.
In quanti, però, elementi di quella “folla” ci leggono nei nostri siti? In quanti intervengono con un loro contributo? In quanti fanno sentire interesse, presenza, solidarietà nello scopo comune?
In quanti, a sintomatico esempio, hanno colto i rischi concreti per il mantenimento del posto di lavoro, che sembrano insiti nel testo attuale della nuova finanziaria?
Hanno compreso quei 1.951 insegnanti cosa significhi essere uniti e attivarsi per conseguire dignità e stabilità nel comune lavoro?
Se si, dove sono? Cosa intendono fare insieme?
Oggi, 12 ottobre 2007, forse anche dopo veloce, ma efficace, tam tam con i telefonini e i famigerati sms, gli alunni delle scuole medie superiori, compatti, hanno aderito in massa allo sciopero organizzato, in tempi brevissimi, contro una da loro contestata riforma della scuola e noi insegnanti abbiam visto le classi vuote e, dunque, invertendo la regola, è da loro che dobbiam prendere lezioni per capire come agire a tutela di un nostro diritto?!!
Comitato “RUOLO PER IL SOSTEGNO” di Catania
Se non sbagliamo, lo scorso 24 agosto 2007, presso la Scuola Media “F. Petrarca” di Catania, in occasione delle convocazioni per il conferimento degli incarichi a tempo determinato da parte dell’U.S.P., eravamo in 1.951 docenti precari di sostegno della scuola media superiore di secondo grado, una folla, una moltitudine creata ad hoc da vari governi succedutesi negli anni, che quella “folla” han voluto specializzata, che di quella “folla” hanno avuto bisogno per colmare gli organici, ma che quella stessa “folla” ha finora tenuto come “… color che son sospesi”!
Quella folla, quasi per intero quei 1.951 colleghi, anche quest’anno si è dovuta accontentare (e diversi, ormai, da più di un decennio!) del solito incarico a tempo determinato, per conseguire il quale e alla fine del quale … la solita umiliante trafila.
Orbene, dov’è ora quella stessa “folla”? Cosa sta facendo (se lo sta facendo!) per uscire dal decennale limbo del precariato?
Alcuni di noi, il “Comitato Ruolo per il Sostegno” (per chi scrive) ed altri gruppi od organizzazioni, han scelto se non di alzare la testa, almeno di levare una voce e così, tra interpellanze parlamentari e iniziative mirate, hanno deciso di dare un segnale all’attuale Governo e di proporre seriamente la questione della stabilizzazione degli insegnanti di sostegno nell’interesse, anche, della effettiva integrazione scolastica (mediante continuità e docenza esperiente e specializzata) degli alunni diversamente abili.
In quanti, però, elementi di quella “folla” ci leggono nei nostri siti? In quanti intervengono con un loro contributo? In quanti fanno sentire interesse, presenza, solidarietà nello scopo comune?
In quanti, a sintomatico esempio, hanno colto i rischi concreti per il mantenimento del posto di lavoro, che sembrano insiti nel testo attuale della nuova finanziaria?
Hanno compreso quei 1.951 insegnanti cosa significhi essere uniti e attivarsi per conseguire dignità e stabilità nel comune lavoro?
Se si, dove sono? Cosa intendono fare insieme?
Oggi, 12 ottobre 2007, forse anche dopo veloce, ma efficace, tam tam con i telefonini e i famigerati sms, gli alunni delle scuole medie superiori, compatti, hanno aderito in massa allo sciopero organizzato, in tempi brevissimi, contro una da loro contestata riforma della scuola e noi insegnanti abbiam visto le classi vuote e, dunque, invertendo la regola, è da loro che dobbiam prendere lezioni per capire come agire a tutela di un nostro diritto?!!
Comitato “RUOLO PER IL SOSTEGNO” di Catania