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News: Fioroni ripristina l’esame di riparazione

Rassegna stampa

- Fioroni ripristina l’esame di riparazione

 

- GIRO DI VITE IN CLASSE, FIORONI PROMOSSO

 

- IN EUROPA: No ai corsi di recupero: in Francia va il fai-da-te
 



 

- Fioroni ripristina l’esame di riparazione

ROMA. Aboliti nel 1995, gli esami di riparazione tornano in vita, a cominciare dall’anno scolastico in corso. Ha deciso di ripristinarli il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, dopo aver visto i risultati degli scrutini alle scuole superiori. «I debiti – ha spiegato ieri in una conferenza stampa – ovunque si saldano. Attualmente, invece, a scuola, questo non accade più per una serie di motivi che questo decreto cerca di affrontare».

UN «RITORNO» DOVUTO. Un ritorno, quello degli esami di riparazione, imposto dai numeri. 42 studenti su 100 vengono ammessi con debito alla classe successiva: 43,4 per matematica, 31,9 lingua e letteratura straniera, 18 per materie tecnico-professionali, 16,1 per materie scientifiche, 14,4 per lingua e letteratura italiana, 14,2 per lingua e letteratura latina, 13,1 per materie giuridiche ed economiche, 8,5 fisica. «Sarebbe imperdonabile prendere atto di questa situazione, che è grave culturalmente e socialmente, e non fare nulla» ha osservato Fioroni.

31 AGOSTO, SCATTA L’ORA X. Entro questa data si dovranno concludere le iniziative di recupero e, subito dopo, ma non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo, verranno fatte le verifiche finali con la promozione o la bocciatura. In questo modo, tutti entreranno in classe senza debiti e gli insegnanti potranno sviluppare il programma dell’anno regolarmente. Alla fine del terz’ultimo e del penultimo anno di corso agli studenti che supereranno la verifica finale saranno attribuiti crediti scolastici. Per i candidati all’esame di maturità per quest’anno si continuano ad applicare le disposizioni vigenti. Quanto ai criteri per l’utilizzo degli insegnanti nei corsi di recupero e ai relativi compensi saranno definiti in sede di contrattazione.

CORSI RECUPERO ORGANIZZATI DALLA SCUOLA. Le scuole dovranno organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, corsi di recupero per i ragazzi che abbiano presentato insufficienze (con verifiche intermedie). Corsi in realtà già previsti ma spesso rimasti sulla carta, se meno del 60% dei ragazzi con debiti li ha frequentati. Saranno i Consigli di classe a decidere come organizzare questi corsi che potranno essere tenuti da insegnanti della scuola o anche affidati a soggetti esterni (ma la responsabilità didattica resta nell’ambito scolastico).

LE FAMIGLIE SARANNO AVVISATE. Alla fine dell’anno scolastico il Consiglio di classe avviserà le famiglie degli studenti che prenderanno voti insufficienti in una o più materie e rimanderà la decisione di promuoverli a dopo il 31 agosto, quando ci sarà la verifica finale. Dopo lo scrutinio finale, la scuola organizzerà ulteriori corsi di recupero, che si terranno durante l’estate, per chi non ha ottenuto la sufficienza. Naturalmente i genitori potranno decidere di non far seguire ai propri figli questi corsi ricorrendo a ripetizioni private, ma alla fine comunque i ragazzi dovranno passare la verifica a scuola.

TIZIANA CAROSELLI (da www.lasicilia.it)

 

 

- GIRO DI VITE IN CLASSE, FIORONI PROMOSSO

Finora dunque abbiamo scherzato. Praticamente dal 1995 ad oggi la scuola ha sbagliato tutto e da quest’anno si ritorna all’antico più antico con gli esami di riparazione a settembre che, lo ricordiamo, all’epoca venivano robustamente contestati.

Ma al culmine del possibile non c’è fondo e Fioroni ha pensato bene di recuperare anche quel primitivo rito, dopo quell’altro degli esami di Stato, reintroducendo metà di professori esterni nelle commissioni.

Non ci resta oggettivamente che di applaudire alla decisone ministeriale che rimette un po’ di ordine nella scuola, dandole magari un tantino di rigore in più, come lo spirito dell’educare esige. Via dunque il cerchiolino rosso sul sei e via anche il diritto di frequentare la classe successiva benché non si sia recuperato il debito; e via ancora l’ammissione agli esami di Stato con delle insufficienze conclamate.

Era ora e diciamo: bravo Fioroni, ma con l’amaro in bocca per il tempo perduto a sopportare ragazzi neghittosi che volutamente magari non studiavano materie di indirizzo ben sapendo di farla franca e ben sapendo pure l’inutile forza del voto negativo.

Tuttavia il ministro non può e non deve fare demagogia se vuole avere credibilità presso i docenti e presso le famiglie degli studenti. Che vogliamo dire? Esattamente questo: che se non stanzia fondi adeguati alla bisogna, saremo i primi a metterlo nel banco dei ripetenti.

Perché i proclami televisivi vanno bene, le sicumere decisioniste pure, ma non può mai consentire che con appena dieci ore di corsi di recupero per materia (come finora è avvenuto) si possano risollevare le sorti di un alunno; né può consentire ancora che le famiglie paghino un insegnante privato per le ripetizioni, se la scuola, e quindi lo Stato, non ha la capacità di organizzarli bene; né ancora può imporre ai presidi di formare gruppi superiori a tre/quattro alunni per disciplina.

Le cose serie si fanno seriamente e la serietà delle istituzioni impone che ai ragazzi rimandati sia garantita tutta l’assistenza possibile senza tergiversare e senza soprattutto dare i grandi numeri ma quelli più spiccioli e concreti che sono i finanziamenti per ciascuna scuola.

PASQUALE ALMIRANTE (da www.lasicilia.it)

 

 

- IN EUROPA: No ai corsi di recupero: in Francia va il fai-da-te
ROMA. Il passaggio da una classe all’altra funziona in maniera diversa nei vari Paesi europei. Vediamo.

FRANCIA. Le decisioni su bocciatura o promozione alla classe successiva spettano al consiglio di classe e all’autonomia didattica degli insegnanti. Non esistono limiti normativi al numero di ripetenze.

Quando un alunno è passato alla classe superiore senza ottenere una media sufficiente in certe discipline, non esistono procedure organizzate di recupero. All’occorrenza, spetta alla famiglia, se lo ritiene indispensabile, prendere i necessari provvedimenti. In caso di ripetenza, l’alunno deve seguire nuovamente la totalità del programma dell’anno ed essere valutato in tutte le materie.

GERMANIA. Gli studenti possono essere promossi all’anno successivo pur avendo l’insufficienza in una materia e non devono seguire corsi di recupero. Se hanno l’insufficienza in due materie devono ripetere l’anno. In alcuni Lander però valgono regole diverse (come la possibilità di sostenere l’esame in una materia in cui si è avuta l’insufficienza, durante l’ultima settimana delle vacanze estive; o la possibilità di accedere all’anno successivo facendo un periodo di prova della durata di metà anno).

Se durante il periodo di prova il ragazzo recupera può restare in quella classe, se fallisce deve retrocedere all’anno precedente.

SPAGNA. Gli studenti che il primo anno non ottengono la sufficienza in più di due materie devono ripetere l’anno. Gli studenti che non hanno la sufficienza in più di 3 materie al secondo anno devono ripetere l’intero anno scolastico, mentre se non ottengono la sufficienza fino a 3 materie, devono ripetere solo quelle materie. Le scuole devono organizzare le attività per il recupero scolastico.

(da www.lasicilia.it)









Postato il Venerdì, 05 ottobre 2007 ore 01:45:59 CEST di Renato Bonaccorso
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