“Ci si attende gravi disagi” (considerando come impersonale l’espressione verbale con il “ci si”, e quindi equivalente ad un “attendiamo” e attribuendo valore di complemento oggetto a “disagi”).
B) “Ci si attendono gravi disagi” (in cui il “ci” avrebbe un valore equivalente al latino dativo di vantaggio, oppure di dativo di agente, con conseguente attribuzione al “si” di un valore passivante; di conseguenza la concordanza del verbo andrebbe al plurale).
Dei due costrutti uno è erroneo e con quale giustificazione? O sono ammessi entrambi e con quale giustificazione?
La signora Melisurgo analizza con correttezza la differenza tra i due costrutti. Nel primo esempio, siamo in presenza del costrutto impersonale (il cosiddetto si impersonale), imperniato sul verbo attendersi. La frase è corretta ed effettivamente focalizza l’idea dell’attesa su un nucleo ideale di presenti o di persone interessate ai fatti (un “noi” collettivo).
Nel secondo esempio, tutto va bene se eliminiamo quell’incongruo “ci” iniziale: si attendono gravi disagi, ed ecco che siamo in presenza di un si passivante (‘gravi disagi sono attesi’: da chi? Da tutti, da qualcuno in particolare? La costruzione, spostando il fuoco sul soggetto grammaticale, i gravi disagi, esprime qualcosa di più indefinito rispetto a quella col si impersonale, per quanto riguarda l’agente). *Ci si attendono gravi disagi è semplicemente agrammaticale.
B) “Ci si attendono gravi disagi” (in cui il “ci” avrebbe un valore equivalente al latino dativo di vantaggio, oppure di dativo di agente, con conseguente attribuzione al “si” di un valore passivante; di conseguenza la concordanza del verbo andrebbe al plurale).
Dei due costrutti uno è erroneo e con quale giustificazione? O sono ammessi entrambi e con quale giustificazione?
La signora Melisurgo analizza con correttezza la differenza tra i due costrutti. Nel primo esempio, siamo in presenza del costrutto impersonale (il cosiddetto si impersonale), imperniato sul verbo attendersi. La frase è corretta ed effettivamente focalizza l’idea dell’attesa su un nucleo ideale di presenti o di persone interessate ai fatti (un “noi” collettivo).
Nel secondo esempio, tutto va bene se eliminiamo quell’incongruo “ci” iniziale: si attendono gravi disagi, ed ecco che siamo in presenza di un si passivante (‘gravi disagi sono attesi’: da chi? Da tutti, da qualcuno in particolare? La costruzione, spostando il fuoco sul soggetto grammaticale, i gravi disagi, esprime qualcosa di più indefinito rispetto a quella col si impersonale, per quanto riguarda l’agente). *Ci si attendono gravi disagi è semplicemente agrammaticale.