S F I D A Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità
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AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
AL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA’ SOCIALE
AL MINISTRO DELLA FAMIGLIA
AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
AL MINISTRO DELL’ECONOMIA
SCUOLA: S.O.S. FAMIGLIE DISABILI
Roma 01 settembre 2006
NEW YORK: (25 agosto 2006) Approvata la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
ROMA: (Settembre 2006) migliaia di famiglie italiane costrette a rivolgersi alla magistratura per garantire il
diritto allo studio dei figli disabili.
Onorevoli Ministri,
L’anno scolastico 2006/07 non ancora inizia, ma la riduzione delle nomine degli insegnanti di sostegno ci preoccupa perché questo significa che a migliaia di studenti disabili non sarà garantito il diritto allo studio e, di conseguenza, anche quest’anno le famiglie dovranno rivolgersi alla magistratura per ottenere le giuste ore di sostegno per i propri figli.
Ci chiediamo
- Perché il Ministro della Pubblica Istruzione, nonostante le sentenze dei tribunali confermano l’illegalità della riduzione delle ore di sostegno ai disabili, continua a far ridurre il numero degli insegnanti di sostegno?
- Perché il Ministro della Solidarietà Sociale non interviene a difesa dei ragazzi disabili appartenenti alle cosiddette “fasce sociali deboli” le cui famiglie non hanno i mezzi e le capacità di rivolgersi alla magistratura?
- Perché il Ministro della Famiglia non interviene in difesa dei genitori che devono sottrarre tempo ai propri figli per andare da avvocati e nei tribunali per difendere un diritto negato?
- Perché ingolfare la Magistratura visto le centinaia di sentenze dei Tribunali di Roma, Siracusa, Agrigento, Bologna, Venezia, Ancona, Napoli, Campobasso, Brescia, Salerno, Cagliari, Reggio Calabria, L’Aquila che confermano l’illegalità della riduzione delle ore di sostegno?
- Perché a Bianco (RC) la seconda elementare deve essere composta da 23 alunni di cui 4 con disabilità accertata?
- Forse per risparmiare e far quadrare i conti dello Stato?
Onorevoli Ministri
Le famiglie che vivono la disabilità lottano tutti i giorni per affrontare le difficoltà quotidiane e non è eticamente corretto costringerle a lottare anche contro le Istituzioni.
Negare il diritto allo studio ai ragazzi disabili provoca nella famiglia un senso di solitudine e di abbandono. E’ una forma di emarginazione istituzionale.
Il sindacato per l’anno scolastico 2006/2007 sta organizzando un sostegno legale alle famiglie. SFIDA vuole essere un sindacato sociale propositivo e non conflittuale pertanto con la presente
chiede
a) un Vostro intervento affinché per l’anno scolastico 2006/2007 siano assegnati agli studenti disabili le ore di sostegno richieste dai dirigenti scolastici (senza il taglio da parte dei CSA);
b) un tavolo di concertazione per la garanzia al diritto allo studio dei ragazzi disabili in Italia.
Il Segretario Nazionale
ing. Andrea RICCIARDI