Promosso dalla Rete Dialogues che coordina le attività formative delle scuole italiane aderenti al progetto Face to Faith della fondazione Tony Blair, si è svolto presso il Liceo scientifico "Galileo Galilei" di Catania il convegno sul tema "Il territorio e i segni dell'arte in dialogo tra cultura e religione". Dopo il saluto introduttivo della preside Gabriella Chisari l'ispettrice del Miur, Giovanna Barzanò ha introdotto la tematica nel contesto di un percorso formativo, che ha avuto diverse tappe e occasioni di riflessioni e di studio. Non essendo stato possibile effettuare il collegamento video, l'Ispettrice ha portato i saluto di Jo Malone, coordinatrice della Tony Blair Foundation, che ha sede a Londra.

Coordinati dalla giornalista Gabriella Congiu si sono susseguiti gli interventi dei relatori e ciascuno ha apportato uno specifico contributo allo svolgimento del tema, evidenziando come la lettura del territorio e la comprensione della storia contribuiscono a fa luce sul senso del religioso che appartiene all'uomo e nelle diverse espressioni religiosi ha avito segni e simboli che durano nel tempo e testimoniano una civiltà ed uno stile di vita, rispettoso della natura e di valori condensati nelle tre religioni monoteistiche.

Luca Baraldi, referente italiano della Foundation for Jewish Heritage - London, ha presentato i segni storici della cultura e della presenza ebraica in Sicilia e come il senso del rispetto della Legge sacra ha determinato eventi storici che hanno scritto pagine indelebili nel libro della storia. L'Imam Yahya Pallavicini vice presidente del Coreis di Milano ha dettagliatamente illustrato i passaggi della cultura e della religione musulmana, soffermandosi su alcuni aspetti dell'attualità, del predominio dell'ISIS e di alcuni gesti irrispettosi compiuti da "studenti cattivi" che hanno distrutto molte opere d'arte.
La religione dovrebbe contribuire all'integrazione e non alla divisione ed il sacerdote cattolico, Mons. Gaetano Zito dello Studio Teologico San Paolo di Catania, ha descritto i segni di integrazione religiosa in Sicilia intorno all'anno Mille con la guida di sovrani illuminati che valorizzavano il meglio delle risorse culturali e umane del territorio. L'ampia documentazione di segni artistici e culturali custodite nelle chiese e monumenti, testimonianza di civiltà e tradizioni religiose in Sicilia costituisce uno scrigno prezioso da scoprire e valorizzare.

L'arte attraverso il suo codice linguistico consegna al futuro la tradizione della fede e i contenuti della religione che guidano e accompagnano il cammino dell'uomo nella storia.
Con vivo interesse gli studenti del Liceo, coinvolti nel progetto hanno seguito le relazioni e sono intervenuti con puntuali domande ed osservazioni per meglio comprendere le discrasie che i fatti storici rivelano determinando confusione e atteggiamenti di separatezza.
La cultura del dialogo che ascolta e accoglie le diversità, che valorizza i pregi di vera umanità attraverso il progetto didattico "Face to Faith" viene sempre più diffusa tra gli studenti, aprendo loro gli occhi e il cuore a saper guadare il mondo con occhi nuovi.

Le azioni del progetto sono state presentare dalla prof.ssa Loredana Fisichella del Liceo "Galilei" la quale coordina con profitto le attività del progetto ed insieme a Rita Toro dell'Istituto "Diaz Manzoni" di Catania diffondono nelle scuole della provincia il piccolo seme che, piantato nel 2011 con cinque scuole pilota a livello nazionale (La Sicilia era rappresentata dall'Istituto Parini di Catania con la guida del preside Giuseppe Adernò) ora conta più di cinquanta scuole aderenti e sono stati coinvolti numerosi studenti da ogni parte d'Italia, i quali hanno anche l'opportunità di incontrare in video conferenze ragazzi di tutto il mondo e di diverse religioni.
Nel corso di questi anni sono state volte numerose iniziative formative, seminari nazionali e occasioni di incontro e di crescita nello sviluppo di nuove competenze professionali per i docenti e di arricchimento culturale e formativo per gli studenti.

Dirigente prof.ssa Gabriella Chisari