Nella famosa sede nazionale PD, si è svolta ieri pomeriggio, 26
maggio 2015, dalle 17,00 fino a circa le 22.00, una riunione sul
Disegno di legge AC 2994-A, altrimenti denominato "La Buona
Scuola"
Erano presenti il Presidente del PD, Matteo Orfini, la relatrice di
maggioranza sul DDL, on. Maria Coscia, il deputato Marco Miccoli,
membro della Commissione Lavoro, una segretaria di un altro
membro della Commissione Cultura, alcuni dirigenti scolastici ed ex
dirigenti scolastici in quota PD, una Presidente di Municipio, un
rappresentante di associazione studentesca, 2 genitori membri di
Consigli d'Istituto e 6 docenti precari in varie posizioni lavorative.
In tutto, una sessantina di persone delle quali gran parte si sono
alternate al microfono per esprimere agli eletti del PD il loro parere
sul Disegno di Legge sulla Scuola, già licenziato dalla Camera dei
deputati ed ora in esame al Senato.
Con la sola eccezione del rappresentante di un'associazione di
studenti, che ha elogiato la riforma pur con qualche riserva sulla
mancata tutela dell'occupazione, tutti gli altri presenti, i dirigenti
scolastici, i genitori, i docenti, si sono detti fortemente
colpiti dal fatto che il loro partito possa aver ideato un simile testo
di riforma della Scuola.
I partecipanti hanno, in particolare, criticato l'accentramento di
poteri sulla figura del dirigente scolastico dicendo che le
problematiche della scuola hanno avuto storicamente bisogno di
collegialità e di cooperazione tra dirigenti e personale. Un docente ha
menzionato i rischi per i dirigenti in certe zone del sud e i rischi
derivati dall'apertura alle sovvenzioni dei privati. "Un grave errore"
inoltre abolire i criteri oggettivi di graduazione degli albi per
lasciar spazio alla discrezionalità dei presidi. "Un grave errore"
espellere attraverso l'art. 12 decine e decine di migliaia di docenti
abilitati e di ATA che hanno contribuito in questi anni alla tenuta e
alla qualità dell'Istruzione.
Anche il tema della valutazione sul merito dei Presidi da parte degli
ispettori ha suscitato dubbi e domande sia sulla competenza degli
ispettori stessi, sia sul mandato ministeriale dato ai valutatori
cosiddetti "esterni".
Quasi 5 ore di dibattito dove la relatrice di maggioranza on. Coscia,
il deputato Miccoli e lo stesso Orfini, uscito all'improvviso, hanno
dovuto prendere atto dei malumori che stanno montando nel mondo della
scuola, nelle famiglie e nella base del partito a causa delle
"forzature" sul DDL.
La lunghezza della riunione, andata oltre l'orario programmato, ha
comunque aperto uno spiraglio di dialogo tra parlamentari e
partecipanti che riaccende le speranze.
Gli occhi sono ora tutti puntati sui Senatori del PD e sulla loro
possibilità di revisione del testo del DDL rimediando così alle
numerose contestazioni che fanno fibrillare l'intero Partito alla
vigilia delle elezioni regionali.
Gruppo Supplenti della Scuola per la
qualità e dignità del Lavoro