Una favola
contemporanea, costellata di personaggi strampalati e lievi.
"Teo", romanzo d'esordio di
Lorenza Gentile (Einaudi Stile Libero),
sarà presentato a Catania, venerdì 7 novembre alle ore
20.30 presso la
Libreria Vicolo Stretto (via Santa Filomena, 38 - Catania). Teo è un
bimbo di otto anni che vuole incontrare il suo eroe: Napoleone
Bonaparte. Attraverso questa ricerca, il ragazzino scoprirà, con ironia
e intelligenza, tante cose sulla vita, sugli adulti e sulla morte.
Teo desidera una famiglia felice. Ma i suoi genitori litigano sempre,
ogni battaglia quotidiana sembra persa. Cosí Teo decide di combatterla
lui, questa battaglia, al posto loro. Per sapere come vincerla però
deve chiedere a uno che di battaglie se ne intende. Uno come Napoleone,
la cui storia sta leggendo su un libro. Ma Napoleone è morto: come si
fa a incontrarlo? E sarà in paradiso o all'inferno? L'inferno, tra
l'altro, pare sia molto caldo, quasi come Porto Ercole d'estate. Pare
sia sotto terra, ma allora perché quando fanno gli scavi per la metro
non lo trovano? In paradiso invece ci arrivi con l'aeroplano privato di
Dio, e solo se non dici parolacce. Poi san Pietro controlla se sei in
lista. Teo bombarda gli adulti di domande disarmanti e traccia su un
quaderno schemi dall'irresistibile effetto comico, per tentare di
capire come funzioni: con la morte, il bene e il male, il silenzio di
Dio. Il suo sguardo buffo ci mette davanti alle paure che non sappiamo
affrontare. Prima fra tutte, quella di sentirci sconfitti.
Lorenza Gentile
è nata a Milano nel 1988, è laureata in Arti dello Spettacolo alla
Goldsmiths University di Londra e ha frequentato la scuola
internazionale di Arti Drammatiche Jacques Lecoq di
Parigi.Teo (Einaudi Stile Libero 2014) è il suo primo
romanzo. Di se stessa scrive: "Dall'infanzia alla fine del liceo ho
vissuto tra Firenze e Milano appassionata di teatro e di letteratura.
Mi sono laureata in Arti Teatrali al Goldsmiths University di Londra,
nel 2010. Nel 2011 sono stata ammessa nella scuola di Arti Drammatiche
Jacques Lecoq, a Parigi, che ho frequentato per un anno. Durante i miei
studi ho preso tante cattive abitudini, per fortuna non ho perso una di
quelle poche buone che avevo: scrivere. Oltre a scrivere romanzi,
racconti e storie per il palcoscenico, mi piace disegnare con le Pitt
pen, dipingere tele con l'acrilico, realizzare collage, dirigere opere
teatrali, interpretarle (a volte), ballare il jazz, guardare altre
persone che ballano il jazz e inventare cruciverba (anche se in quello
non sono ancora mai riuscita, sospetto ci sia bisogno di un computer)".
graziella_nicolosi@hotmail.com