
Piaga che “riguarda l’essere umano”
La Ministro ha sottolineato che questa piaga non può essere combattuta soltanto a livello di governo e parlamento, “ma riguarda l’essere umano”, quindi è necessario l’impegno di tutti, dalla società civile, al mondo intellettuale e artistico. In questo senso, il progetto teatrale ‘Ferite a morte’ “aiuta e sostiene le iniziative politiche” contro la violenza sulle donne, ha aggiunto.
“Sostegno congiunto società civile e governo può dare frutti straordinari”
Il progetto teatrale, scritto dalla Dandini con la collaborazione di Maura Misiti, “ritengo che sia una delle tante eccellenze italiane”, ha affermato la Bonino, dicendosi “contenta che la rete diplomatica lo abbia recepito e sostenuto”. “Sono convinta che il sostegno congiunto di società civile e governo possa dare frutti straordinari”, ha aggiunto la titolare della Farnesina, esprimendo l’auspicio di un grande impegno anche nella nuova “campagna contro i matrimoni forzati giovanili”.
“Contro la violenza, il silenzio e la solitudine sono gli elementi più drammatici”, ha ricordato da parte sua la Dandini, spiegando di aver dato vita allo spettacolo spinta dall’indignazione. “Tanti discorsi, dati e fatti non bucavano l’attenzione della gente. Così ho deciso di provare con la drammaturgia, il teatro per arrivare al cuore delle persone e poi al loro cervello”. Tante le donne che si sono unite a lei in questo percorso, a cominciare da quelle che saliranno sul palco nei prossimi appuntamenti internazionali, dalle attrici Valeria Golino e Maria Grazia Cucinotta a Rosy Canale, imprenditrice calabrese che si è ribellata alla ‘ndrangheta, fino all’attivista afghana Sima Samar, portavoce dell’Afghanistan Independent Human Rights Commission.
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