"La
scuola nel mondo, il mondo nella scuola" é lo slogan inciso sulle
magliette dei quasi 3000 studenti presenti nel cortile d'onore del
Quirinale per la cerimonia di apertura dell'anno scolastico. Insieme a
loro dirigenti e docenti provenienti dalle istituzioni scolastiche
tutto il territorio nazionale. “La scuola invita alla correttezza, alla
non violenza, al dialogo, all'apertura nei confronti di chi vive in
condizioni lontane dalla nostra, nei confronti di chi è diverso – ha
sottolineato il Presidente Napolitano durante il suo
discorso ed il messaggio di cittadinanza, educazione civica,
solidarietà e accoglienza, oltre che di impegno nello studio è arrivato
a tutti gli studenti della scuola italiana.
La scuola insegna a vivere in società, a vivere in democrazia, a
crescere e ad aprirsi al mondo. Un'occasione importante per questa
apertura al mondo è data dalla presenza di numerosi studenti di
origine immigrata nelle nostre scuole”.
Una particolare attenzione è stata riservata alle ragazze e alle
donne della scuola come forza trainante di impegno e di serietà.
Alcuni studenti e tra questi i ragazzi del piccolo coro di voci
bianche dell’Istituto “Parini” di Catania sono stati protagonisti
attivi della cerimonia anche attraverso esibizioni artistiche e
musicali hanno parlato di legalità, integrazione, diritti, tutela
dell'ambiente.
Tanta l'emozione dietro le quinte ma anche l'orgoglio di raccontare il
proprio impegno nella scuola e nella società.
“Anche questa cerimonia – continua Napolitano nel suo intervento - ci
ha ricordato che la scuola concorre a renderci cittadini migliori.
Abbiamo potuto constatare ancora una volta quanto la scuola italiana
faccia al di là dell'insegnare le materie obbligatorie : sensibilizza
ai temi della legalità, ai valori costituzionali, a valori come quelli
del rispetto dell'ambiente e del territorio”.
Il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Maria
Chiara Carrozza ha evidenziato nel suo intervento che “La scuola
oggi, per la sua presenza diffusa sul territorio, è sempre più
l’istituzione che, proseguendo la sua responsabilità storica, unisce
gli italiani. Oggi, in particolare, la scuola deve far vivere i valori
costituzionali, deve essere, come diceva Piero Calamandrei, ‘lo
strumento perché la Costituzione scritta nei fogli diventi realtà’”.
L’emozione di essere partecipe ad un evento nazionale ha caricato di
entusiasmo i ragazzi presenti che, tornati nelle rispettive scuole,
sono portatori di messaggi di impegno e volontà di riuscita nella
realizzazione del personale progetto di vita.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it