In
Italia bisogna prendere atto che la situazione climatica è fortemente
cambiata, visto che dopo la prima metà di giugno già sono presenti, da
qualche anno a questa parte, specialmente al sud, temperature
canicolari, più tipiche del periodo ferragostano e dei paesi
equatoriali – premette Gennaro Capodanno, presidente del Comitato
Valori collinari -. In queste condizioni costringere circa 500mila
studenti, oltre 100mila tra docenti e presidenti a passare anche otto
ore in aule prive di ogni confort per creare condizioni quantomeno
accettabili, per circa 20 giorni, con temperature e tassi igrometrici
intollerabili, è una vera e propria tortura.
La situazione dell’edilizia scolastica, almeno in alcune Regioni,
presenta notevoli carenze e non solo sul piano della sicurezza –
continua Capodanno -. Pochi gli edifici scolastici dotati di impianti
di climatizzazione, per lo più nelle sole stanze adibite ad uffici
della dirigenza e della segreteria. Peraltro, anche se il D.M. 18
dicembre 1975, dettante norme tecniche aggiornate relative all'edilizia
scolastica, relativamente alla temperatura fa espresso riferimento solo
al periodo invernale, ciò non pertanto viene prescritto un valore di 20
°C all’interno delle aule, con un’oscillazione soli di 2 °C, ed un
tasso dell’umidità relativa dell'aria ambiente tra il 45 ed il
55%.
Valori che durante la prova scritta di oggi reputo che sia stati
abbondantemente superati, con temperature esterne che nel capoluogo
partenopeo che sono arrivate a valori di poco inferiori ai 40° e con
elevati tassi d’umidità - puntualizza Capodanno -. In queste condizioni
è naturale che sia gli studenti interessati sia il
personale docente impegnato non riescano a lavorare con la necessaria
concentrazione, con una sicuro calo di rendimento che potrebbe
influenzare i risultati dell’esame. Purtroppo la situazione non sembra
affatto che possa migliorare nei prossimi giorni.
Dubitando fortemente che si riesca a far sì che in tempi brevi negli
edifici scolastici si dotino le aule di apparecchiature tali da
migliorare il microclima estivo – conclude Capodanno -, propongo di
valutare la possibilità che le lezioni, per gli allievi delle ultime
classi dei corsi della scuola secondaria superiore, terminino in
anticipo, in modo da completare gli scrutini prima del 31 maggio e
poter effettuare l’esame di Stato entro la seconda decade di giugno,
facendo svolgere tutte le prove ed le attività connesse in orario
pomeridiano, quando meno cocenti sono i raggi del sole.
gennarocapodanno@gmail.com