I presidi
preoccupati per i trucchi tecnologici, ma contrastarli costa
troppo-ROMA - Alla maturità come in aeroporto, dove anche il più
piccolo apparecchio fa suonare il metal detector. Lo chiede l’Anp,
l’Associazione nazionale presidi, per rendere la vita difficile ai
“copioni tecnologici”, quelli che vogliono affrontare l’esame con
l’aiuto di cellulari, smartphone, tablet, o con qualsiasi altro
supporto elettronico. Un metal detector è l’unico modo per smascherare
gli studenti più temerari, disposti a nascondere ovunque il loro
“salva-esame”, magari navigando su internet e trovando il tema già
fatto, o la versione già tradotta. E sui siti degli studenti si va a
lezione di “metodi per copiare”.
IL CENTALOGO
Skuola.net non pubblica un decalogo, ma quasi un “centalogo” di
trucchi. Da quello studente che scarica tutto sulla pennina Usb, a
quell’altro che ha notato che l’ipod (su quale è stato riversato tutto
il materiale utile) spento e nell’astuccio appare innocuo al più
attento insegnante. Il più spregiudicato è forse il foglio bianco,
totem dell’innocenza, dove invece il “copione” ha scritto con la penna
laser. E con la luce ad ultravioletti legge il testo segreto. C’è chi
avverte un complice bravo che gli manderà un sms con le domande del
compito, e si prepara la scusa pronta se viene sorpreso
dall’insegnante. Se il cellulare è senza suoneria, e si è abili nel
nascondere l’auricolare si può ascoltare in diretta la traduzione del
compito con il telefono. Una posa riflessiva e pensosa, all’apparenza.
Copiona, nella realtà.
I COSTI
E niente paura, i metal detector non ci saranno all’ingresso in classe.
L’operazione anti-copioni come la vorrebbero i presidi costa cara, in
tutta Italia è stata quantificata in due milioni di euro, impensabili
in tempi di drammatici tagli della spesa pubblica. E così anche per
quest’anno i docenti dovranno limitarsi a controlli come quelli delle
ultime prove di maturità, dove l’ispezione era a vista, oppure
chiedendo conto di qualche scarpa scomoda o improvviso giro-vita
appesantito.
SOGNANDO LA DANIMARCA
Ma i copioni tecnologici sono aggiornatissimi, e sognando la Danimarca
(dove da quest’anno sarà lecito navigare su internet durante l’esame di
maturità) provano a inventarsi ogni nuova diavoleria per aggirare
l’ostacolo. Anche se però, sempre secondo i siti degli studenti,
quest’anno tornerà di modo il “copia-copia” tradizionale. Classico ed
efficace è la stampa di fogli con il carattere dei vocabolari, da
aggiungere nel dizionario come pagine in più. L’obiettivo sembra essere
sempre lo stesso: ottenere il migliore dei risultati con il minimo
sforzo. Si definiscono volpi quegli alunni che studiano poco e riescono
a cavarsela. A rivelarlo un sondaggio realizzato da Studenti.it: il 44%
dei ragazzi si considera una volpe, formiche il 41% e solo il 6 per
cento cicala. E volpi, cicale e formiche come preparano la tesina per
il colloquio orale? Il 34% dichiara di averla copiata dal web, mentre
l’11% dei maturandi non ha dedicato molto tempo preferendo preparare
delle mappe concettuali. Per il 53%, però, la tesina è stata un lungo
lavoro di studio e ricerca.
STUDENTI MEDI
Per superare gli esami arriva anche un vademecum. E’ quello realizzato
dall’Unione degli studenti medi (l’Uds). Consigli pratici su come
affrontare lo studio nel migliore dei modi e su come preparare nel
migliore dei modi la tesina per il colloquio. Non solo: nel vademecum
ci sono anche quei riferimenti normativi da tenere a mente per
qualsiasi contestazione o ricorso, se non ci si è sentiti tutelati
dallo svolgimento delle prove. «Con questa guida vogliamo dare una
infarinatura legislativa nel momento in cui si dovessero creare
situazioni anomale, soprattutto con la votazione», spiega Carmen
Guarino, dell’esecutivo nazionale dell’Uds.
IL TOTO-COMMISSARI
E a proposito di commissioni d’esame, gli studenti sono in
fibrillazione per il toto-commissari. Domani mattina il ministero
dell’Istruzione, dell’università e della ricerca renderà noti i nomi
del presidente e degli insegnanti che terranno le prove per la
maturità. Per l’esame ci si prepara anche così. E il 19 giugno, la data
d’inizio, è ormai alle porte.
Alessia Camplone
Ilmessaggero.it