Circa 180
ricercatori dell'università di Catania hanno firmato una
mozione sul Piano nazionale straordinario di reclutamento dei
professori associati, chiedendo "all'ateneo, analogamente a quanto
avvenuto al Politecnico di Torino, di non utilizzare i punti organico
assegnati dal ministero, sino a quando non siano state completate le
procedure di abilitazione nazionale per il conseguimento da parte dei
ricercatori dell'idoneità a professori associati". Nella mozione si
sottolinea il rischio che "ai bandi potrebbero partecipare soltanto gli
idonei, già tali a seguito delle vecchie valutazioni comparative ma non
ancora chiamati, e coloro che si trasferiscono o per mobilità interna o
perchè provenienti dall'estero. Rimarrebbero invece esclusi tutti quei
ricercatori strutturati, a tempo indeterminato e determinato, che
attendono l'espletamento dell'abilitazione nazionale. Di conseguenza -
si legge nel documento - si altererebbe, perdendo di fatto il suo
presupposto, il reclutamento straordinario previsto dalle recenti
disposizioni legislative". Ecco perchè chiedono che, come deliberato
dal Senato accademico e dal Consiglio d'amministrazione del Politecnico
di Torino, "anche a Catania gli organi di governo dell'Ateneo debbano
assumere l'impegno di non utilizzare i punti organico assegnati dal
Miur, sino a quando non siano completate le procedure di abilitazione
nazionale per il passaggio dei ricercatori a professori associati".“
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