Si è svolta presso l’Istituto Parini la conferenza
provinciale di servizio dei dirigenti e docenti coinvolti nella
problematica della valutazione Invalsi – Ocse-Pisa e nelle innovazioni
dell’ orientamento scolastico.
Intensamente sollecitata dalla Direzione Regionale la sensibilizzazione
dei dirigenti e docenti per la prove Invalsi si inserisce nel progetto
di crescita della scuola siciliana e catanese.
Dopo l’intervento introduttivo della prof.ssa Angela Longo, che
ha portato il saluto del provveditore agli studi di Catania, Raffaele
Zanoli, i presidi delle scuole presidio per i corsi di formazione in
preparazione alle prove Invalsi ed Ocse-Pisa, Rosetta Camilleri del
Liceo classico “M. Cutelli” e Giuseppe Adernò dell’Istituto “G. Parini
“ hanno illustrato le motivazioni di fondo della valutazione attraverso
la somministrazione delle prove e come la lettura dei dati di ritorno
contribuisce alla crescita ed la miglioramento didattico della singola
istituzione scolastica. Le prove somministrate nell’ottica del
miglioramento favoriscono lo sviluppo della qualità della scuola
e delle competenze degli studenti.
In questi due anni sono stati formati attraverso i corsi di
sensibilizzazione circa 2.500 docenti i quali adesso si approcciano
alle prove Invalsi che si svolgeranno nel mese di maggio con maggiore
sicurezza e competenza. In molte scuole, inoltre, i ragazzi vengono
allenati e preparati alla tecnica delle risposte a scelta
multipla e ad un’attenta lettura e comprensione dei testi.
L’immediata scadenza delle prove OCSE che coinvolgeranno gli studenti
quindicenni costituisce una significativa tappa per collocare la scuola
italiana nella graduatoria delle scuole d’Europa e l’indagine
internazionale diventa occasione e stimolo per nuovi traguardi.
Nella seconda parte della conferenza di servizio è stato affrontato il
tema dell’Orientamento e nello specifico sono state illustrate dei
presidi referenti: Orazio Lombardo per gli Istituti Tecnica, Antonino
Raciti per la gli Istituti professionali e Gabriella Chisari per i
Licei, le innovazioni della riforma e dei diversificati piani di studio.
Anche attraverso la riduzione dei molteplici indirizzi e della
frastagliata sperimentazione, che ha portato tanta vitalità alla scuola
italiana, si auspica che il percorso formativo degli studenti risulti
efficace e ben consolidato nello sviluppo delle competenze.
Il persistente alto tasso di dispersione (30,1 % nell’anno
2011) dovrebbe responsabilizzare sempre più verso una
sempre maggiore guida nella scelta orientativa in relazione alle
competenze di ciascuno.
Come ha sostenuto la preside Chisari, appare urgente e prioritaria la
necessità di costruire percorsi formativi per promuovere un puntuale
curricolo verticale e indirizzare sempre più la metodologia
didattica allo sviluppo delle competenze degli studenti.
Resta sempre nello sfondo l’incerta prospettiva occupazionale dei
210.183 studenti siciliani maturati nei Licei e dei 745.504 studenti
degli Istituto Tecnici, molti dei quali sono costretti ad adattarsi a
lavori non correlati al percorso formativo svolto a scuola.
Una particolare attenzione è stata rivolta allo studio delle lingue
straniere e come attraverso la metodologia del CLIL e dei corsi di
perfezionamento aggiuntivi anche la competenza linguistica,
indispensabile per un’attiva comunicazione internazionale, fa crescere
il livello della scuola italiana. La positiva esperienza
dell’ESABARC che consente agli studenti di quinto anno di
conseguire il baccalaureato secondo il modello francese,
già avviata in alcuni Licei dell’Isola, viene letta nell’ottica dello
sviluppo della scuola siciliana e catanese, in dialogo con l’Europa.
Giuseppe Adernò