Il 2012 accende
i fari anche su un altro comparto pubblico, a scuola. Il neo ministro
alla P.I. Francesco Profumo non parla di riforme, ma propone una
visione prospettica della scuola con alcune idee forti e chiare. Ci
accompagna nella disamina di questa fase delicata dell'anno scolastico
il prof. Guido Leone, già ispettore scolastico.
«L'idea del ministro è di fare del Mezzogiorno il punto di partenza di
un progetto pilota per la scuola italiana. Punti cardine di questo
piano il prolungamento dell'obbligo scolastico fino a 17 anni
attraverso un più stretto rapporto con gli istituti professionali
regionali, una formazione più innovativa per gli studenti, la scelta di
puntare su concorsi per giovani docenti e la scommessa di trasformare
le scuole in autentici centri di aggregazione,oltre che di formazione.
Un progetto che conta su un investimento di un miliardo di fondi
europei destinati al Sud».
– Prof. Leone le famiglie come ogni inizio
d'anno sono alle prese con le iscrizioni: è un momento delicato per
ragazzi e genitori, cosa sente di dire loro?
«Navigare nel mare delle offerte formative può essere un problema. La
terza media, in particolare, è anno di "ponte" verso la scuola
superiore, da scegliere in base a capacità e aspirazioni. In un mondo
del lavoro segnato da una nuova mobilità, da esigenze di flessibilità e
rapida adeguazione al mercato dell'offerta,la scelta del percorso
formativo è un momento di straordinaria importanza. In alcuni casi una
decisione sbagliata può compromettere le aspirazioni e tarpare le ali a
tanti potenziali talenti. Quindi consiglio ai genitori di capire cosa
vuole fare il figlio e avere ben chiara la distinzione fra istituto
tecnico, professionale e liceo».– Quali sono le novità per il nuovo
anno in tema di iscrizioni?
«Dal 12 gennaio al 20 febbraio l'iscrizione al primo anno di ogni ciclo
scolastico potrà essere effettuata anche on line. In questo modo le
famiglie degli allievi che frequenteranno le prime classi della scuola
primaria o secondaria di primo e secondo grado potranno inviare da casa
l'iscrizione al sito del Ministero, secondo il progetto "Scuola in
chiaro". Alla scuola dell'infanzia possono essere iscritti bambini che
abbiano compiuto o compiano entro il 31 dicembre 2012 il terzo anno di
età o che compiano i tre anni di età non oltre il 30 aprile 2013. Alla
Primaria, invece, si devono iscrivere i bambini che compiono i sei anni
di età entro il 31 dicembre 2012 e possono essere iscritti
anticipatamente quelli che compiono i sei anni entro il 30 aprile 2013.
Si potrà scegliere per l'orario settimanale tra quattro opzioni: 24;
27; fino a 30; 40 ore (tempo pieno). Anche per la scuola media di primo
grado i genitori potranno esprimere preferenze sull'orario settimanale,
tra 30 ore o 36 elevabili fino a 40 in presenza di strutture idonee e
risorse in organico. Per la scuola superiore le famiglie possono
scegliere tra le diverse tipologie di istituti. La novità più inattesa
riguarda la possibilità di trasferimento ad un indirizzo diverso di
studi su richiesta dei genitori di alunni minori, iscritti a classi del
primo anno delle superiori, purchè tale richiesta pervenga nel corso
dei primi mesi dell'anno scolastico. È positivo poter riformulare una
scelta se ci si accorge di avere sbagliato indirizzo di studi. Un altro
aspetto importante riguarda l'applicazione delle nuove norme
dell'apprendistato che vale ormai come assolvimento dell'obbligo di
istruzione e di formazione. In pratica i ragazzi che hanno compiuto 15
anni potranno assolvere all'obbligo anche stipulando un contratto di
apprendistato. Tuttavia la circolare ministeriale rimanda ad un
ulteriore provvedimento la definizione delle modalità di applicazione
della norma».
– Prof. Leone quali sono i numeri di questa operazione?
«In uscita dalla scuole dell'infanzia statali sono 2.400 bambini per
accedere alla scuola primaria (cui vanno ad aggiungersi i provenienti
dalle private e dalle paritarie); dalla quinta elementare giungeranno
alle prime classi della media inferiore quasi 6.000 allievi. Circa
5.300, invece, gli alunni che, superati gli esami di licenza, dovranno
iscriversi alle prime classi delle superiori».(r.rc) (da
http://www.gazzettadelsud.it)
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