Invece ancora oggi registriamo i soliti cronici e strutturali problemi che penalizzano gli operatori del sistema della F.P. Dopo la scelta condivisa di finanziare il settore con il Fondo Sociale Europeo bisognava affrontare, urgentemente e contestualmente, le emergenze e le questioni di prospettiva per una vera, efficiente ed efficace riorganizzazione dell’intero settore.
Occorre che il Governo e l’ Amministrazione Regionale onorino gli impegni assunti!!! E invece ancor oggi continuiamo a denunciare:
• Il ritardo insostenibile nel pagamento degli stipendi riferiti alle tre filiere – Interventi, Servizi e OIF (Obbligo Istruzione e Formazione);
• La mancata definizione delle procedure per la piena esigibilità delle somme relative al completamento del PROF (24%);
• L’insostenibilità della situazione circa la previsione dell’avvio delle attività 2012 di cui all’avviso 20;
7 • Le difficoltà burocratiche frapposte tra il rispetto delle procedure e l’esercizio pieno dei diritti dei lavoratori (che spesso pagano gli effetti degli errori del Governo e dell’Amministrazione Regionale);
• La mancata attivazione del Fondo di garanzia per l’integrazione delle indennità di CIG in deroga, a sei mesi dalla L. 10/2011;
• La mancata regolamentazione degli strumenti per incentivazione alle dimissioni volontarie ed accompagnare alla pensione con i gravi effetti preclusivi dovuti all’ultima riforma del sistema pensionistico;
• Le incertezze sulla garanzia della piena applicazione del CCNL e delle leggi regionali del settore ivi compresi gli istituti contrattuali previsti anche dalle leggi;
• Le mancate soluzioni al pagamento delle retribuzioni arretrate degli anni passati mediante una legge di interpretazione autentica dell’art. 6 della L.R. 24/76;
• La mancata definizione dell’elenco ad esaurimento dei lavoratori del settore impegnati nelle tre filiere che compongono tutto il settore;
• La mancanza di un progetto per la riqualificazione e ricollocazione nel sistema dei lavoratori in esubero o provenienti dagli enti de finanziati;
• La mancanza di un progetto di tutela del reddito e dell’occupazione per quei lavoratori che rischiano di uscire dal sistema della F.P. rispetto alla previsione di “esuberi strutturali”;
• La mancanza di una strategia che definisca una più adeguata regolamentazione dell’accreditamento degli enti;
• LA MANCANZA DI UNA PROGETTUALITA’ NEI CONFRONTI DELLA NECESSITA’ DI TUTELARE IL PERSONALE DEGLI ENTI IN DIFFICOLTA’ E/O A RISCHIO DI CHIUSURA E CHE GIA’ HANNO PROCEDUTO AI LICENZIAMENTI.
I Lavoratori hanno diritto a:
Certezze, Soluzioni e Rispetto della loro dignità La CISL Scuola, chiede al Governo Regionale l’istituzione di un tavolo di emergenza e di crisi dell’intero settore della Formazione Professionale per affrontare i problemi dei lavoratori:
• Occupazione e retribuzioni;
• Velocizzazione procedure del Fondo Sociale Europeo;
• Nuove regole per riorganizzare il settore.
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aperta
Il Reggente Cisl Scuola SiciliaAngelo Prizzi