La manovra
economica, presentata ieri sera tra le lacrime del Ministro Fornero,
rischia di rendere ancora più precario, se fosse possibile dopo le
politiche di questi anni, l’equilibrio sociale del paese e mette una
pesantissima ipoteca sul futuro del nostro paese e delle giovani
generazioni.
Ancora una volta pagano gli stessi mentre gli evasori e i detentori di
grandi patrimoni, che si sono arricchiti in questi anni alle spalle dei
lavoratori e delle categorie più deboli, non sono chiamati a pagare.
Mancano politiche per lo sviluppo, mancano misure efficaci per i
giovani e a pagare i venti miliardi previsti continueranno ad essere
le categorie più deboli del nostro paese, proprio quelle che più
hanno pagato sinora.
Gli studenti delle scuole e delle università pubbliche italiane vivono
ormai da anni il dramma di un sistema di formazione spinto al
fallimento e che nega il diritto allo studio a migliaia di studenti,
negandoci il diritto al futuro, oggi più lontano e instabile che
mai. Quella che era una straordinaria occasione di rilancio per
l’intero paese e per le giovani generazioni, schiacciate dal peso della
crisi e della disoccupazione giovanile, non è stata colta, nessun
investimento straordinario e strategico è stato fatto sulla formazione
e la ricerca pubblica, che veramente avrebbero potuto in questo momento
ridisegnare il nostro futuro.
Di fronte a tutto questo noi studenti, dopo anni di mobilitazioni
e lotte a difesa della scuola e dell’università pubbliche, crediamo sia
venuto il momento di avanzare una contro proposta alternativa e
credibile. La nostra è una contro proposta che parte dai luoghi
del sapere dove in questi mesi si sono costruite le scuole e le
università che vogliamo, con una discussione che ha coinvolto tutte le
città italiane da Torino a Barletta, da Trento a Catania, passando per
Napoli e L' Aquila. Un insieme di esperienze che hanno costruito,
discussione dopo discussione, un nuovo modello di scuola e università
che ora si vuole condividere, modificare e arricchire con tutti,
tramite una piattaforma multimediale, una vera e propria ideale piazza
di discussione che sfrutti i social network per offrire un nuovo
modello di discussione e costruzione di proposte concrete, un posto
dove tutti possano dire la loro.
Unico requisito per interagire un profilo facebook che consentirà di
commentare e condividere tutte le discussioni su scuola e università,
ma anche su città e futuro che vogliamo; in una
parola: www.futurochevogliamo.it
A fianco alle proposte di scuola e università che vogliamo,
infatti, il portale avrà due sezioni aggiuntive: la città che
vogliamo e il futuro che vogliamo.Nella prima si cercherà di costruire
la proposta di città ideale dove gli studenti medi e universitari non
siano dei soggetti estranei o passivi, ma siano invece i protagonisti
di un nuovo concetto di cittadinanza e società attiva e
partecipata. Nel futuro che vogliamo invece ci saranno spazi per
discutere sulle vere priorità della nostra generazione, per arrivare a
quelle che sono le risposte alle domande di un’intera generazione, la
vera risorsa del paese, che vuole un futuro con l’istruzione
pubblica di qualità e per tutti. L'alternativa vera, le priorità
di una generazione per far ripartire il
Paese: www.futurochevogliamo.it
E' ora che la politica ascolti veramente i giovani e che sappia
valorizzare il loro contributo. Speriamo che, proprio oggi, possa
rompersi un tabù e che il Governo Monti riparta veramente dai giovani
partendo dal futuro che vogliAMO.
UFFICIO STAMPA Rete degli studenti medi
Portavoce nazionale Sofia Sabatino
Cell / 3383900859 mail / sofia.sabatino@gmail.com
www.retedeglistudenti.it
UFFICIO STAMPA Unione degli Universitari
Coordinatore nazionale Michele Orezzi
Cell / 3397862127 mail / michele.orezzi@gmail.com
www.udu.it
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