A scuola in bicicletta?
Le due ruote da oggi servono a molto più che per spostarsi: grazie
all'energia prodotta dal movimento, una scuola di Roma ha trovato un
modo "pulito" e innovativo per generare in autonomia quello di cui ha
bisogno.
Il progetto è stato ideato dall'architetto e professore Oscar Santilli,
padre della "scuola a pedali". L'istituto tecnico Vallauri (oggi,
insieme al Verrazzano, istituto d'istruzione superiore «Enzo Ferrari»),
infatti, è dotato di una vera e propria aula energetica, con diciotto
postazioni formate da 8 spinning bike collegate a una dinamo, otto
dinamo a manovella e due rulli liberi (simili a quelli che utilizzano i
ciclisti professionisti per allenarsi) dove collocare la propria
bicicletta. Il tutto funziona grazie a un ex studente del Vallauri,
Luca Viducci, che ha ideato l'allestimento hardware in grado di
quantificare i chilowatt di energia prodotti da ogni singola
bicicletta.
«A scuola si produce conoscenza - spiega Oscar Santilli - ed è questo
il senso del progetto: così cresce nei giovani la consapevolezza che
l'energia non va sprecata e si quantifica su se stessi lo sforzo
necessario per accumulare un solo watt». E alla produzione partecipano
tutti gli studenti, dotati di «tessera dei crediti energetici». La
tessera va inserita in una colonnina acant alle postazioni, e un chip
provvede a registrare quanti chilowatt si sono totalizzati. «Ogni
studente ha a disposizione 15 minuti al giorno - aggiunge Santilli -.
Il credito acquisito può essere speso in attività didattiche (una
proiezione in classe). E, alla fine, i «watt "pedalati" e
consumati in modo virtuoso sono premiati con ingressi al cinema, allo
stadio, libri o musica in rete». Ma gli studenti non sono gli unici a
poter pedalare per la scuola: sono i benvenuti anche gli insegnanti, i
bidelli, genitori e amici di famiglia. Quanto si può produrre? In
un'ora di pedalata è possibile generare 100 chilowatt di energia. «Se
facciamo lavorare la sala per un'ora copriamo metà del consumo medio
giornaliero di una abitazione», spiega Santilli. «Andando a
lezione in motorino, ad esempio - continua -, mettendo un litro di
benzina, consumo una quantità di energia pari a 72 ore di pedalate. I
ragazzi ora lo sanno, e qualcuno sceglierà di venire in bus o in
bicicletta». E per loro c'è un altro vantaggio: chi raggiunge via
Grottaferrata in sella alle due ruote ecologiche, e le posiziona su uno
dei due rulli della sala dell'energia, accumula un credito triplo
rispetto agli altri.
Il progetto, finanziato dalla Provincia di Roma, potrebbe raggiungere
altre scuole, o almeno è questo il desiderio del suo ideatore Oscar
Santilli. «Non è necessario avere 18 bici, ne bastano 3 o 4 -
sottolinea l'architetto -. Le applicazioni sono infinite. Si potrebbero
scambiare i watt via internet: un Comune decide di accendere l'albero
di Natale mutuando i "watt pedalati" dagli studenti del Vallauri, in
cambio di un ingresso a una mostra. O un commerciante che allestisce
una "vetrina ecologica" spiega che la stessa resta accesa grazie alle
pedalate della scuola, e gli studenti potrebbero ricevere degli
sconti-watt». (da http://www.leggo.it)
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