Ogni
anno, l'Italia perde oltre un miliardo di euro di ricchezza, generato
dai 243 brevetti che i nostri migliori 50 cervelli producono
all'estero. Un valore che proiettato a 20 anni arriva a toccare quota 3
miliardi di euro.
E' il costo della fuga dei cervelli, presentato oggi dalla
Fondazione Lilly sulla base di uno studio dell'Istituto per la
Competitivita' (I-Com), che il nostro Paese paga in termini di mancata
ricchezza, in un momento storico in cui occorrerebbe puntare proprio
sulla crescita e l'innovazione, per contribuire allo sviluppo generale.
Ma i fondi destinati alla ricerca sono fermi ai valori di undici anni
fa: nel 2000, infatti, la percentuale destinata alla ricerca era pari
all'1,1% e nel 2011 si registrano pochissimi i progressi. Il valore
oscilla tra l'1,1% e l'1,3%, suddiviso in 0,6% da fondi pubblici e 0,5%
da privati.
"L'investimento in ricerca e sviluppo in Italia e' sotto la media dei
paesi OCSE", afferma Andrea Lenzi, Presidente del Consiglio
Universitario Nazionale (CUN) e direttore della sezione di
fisiopatologia medica ed endocrinologia, del Dipartimento di Medicina
sperimentale della Sapienza Universita' di Roma.
"Il settore trainante della ricerca e' quello biomedico a cui e'
destinata la quota piu' alta degli investimenti, pari allo 0,078 % del
Pil, Nel 2009 il Miur ha aumentato dell'11,5 % le risorse destinate ai
PRIN, i fondi destinati alla ricerca di base suddivisi fra le
Universita' ed Enti di Ricerca. Ai progetti in area medica e' stata
destinata la quota piu' alta dei fondi con un incremento del 19,3%".
Secondo lo studio dell'I-Com, nel corso della sua attivita', un giovane
ricercatore ha una produttivita' media di 21 brevetti che, in termini
di ricchezza economica, equivalgono a 63 milioni di euro considerato il
valore attuale e in una proiezione a venti anni arrivano a 148 milioni
di euro. Solo nell'ultimo anno sono stati brevettate 8 scoperte dai 20
migliori ricercatori italiani fuori dal suolo nazionale come autori
principali, per un valore di 49 milioni di euro che tra venti anni
diventeranno 115 milioni di euro.
Se consideriamo invece la totalita' dei brevetti a cui i nostri 20 "top
cervelli fuggiti" hanno contribuito come membri del team di lavoro, i
brevetti solo nell'ultimo anno salgono a 66: 334 milioni di euro oggi
che diventano 782 milioni di euro nell'arco dei prossimi 20 anni.
(AGI)
redazione@aetnanet.org