Cittadino Monti,
lei ha una legittimità relativa a ricoprire la funzione di presidente
del Consiglio. Lei è stato nominato dallo spread, non dagli italiani.
Ha la grande fortuna di succedere al peggior governo degli ultimi 150
anni, reso possibile da una legge elettorale incostituzionale. Peggio è
impossibile fare. Ha, in apparenza, le mani libere. Può decidere
(quasi) tutto. I partiti sono sullo sfondo, pura tappezzeria. Le
elezioni non si possono tenere per evitare un default quasi certo e
perché, con questa legge elettorale, senza preferenze e un ricambio in
Parlamento dopo un numero massimo di legislature, non cambierebbe
nulla. Si dice che lei abbia una grande responsabilità, che sia
l'ultima possibilità per salvare il Paese. Io non credo che sia
corretto addossarle questo peso immane. Lei, da solo, o anche con una
squadra di professori e di tecnici, può fare ben poco senza il sostegno
dell'opinione pubblica. La luna di miele che sta attraversando, dovuta
alla "liberazione di Berlusconi" più che alla sua figura, potrebbe
rivelarsi molto breve. La luna di miele che sta attraversando, dovuta
alla "liberazione di Berlusconi" più che alla sua figura, potrebbe
rivelarsi molto breve.
Il suo successo sarà determinato dalle sue azioni e dal consenso che
queste avranno nel Paese reale, quello dei movimenti e delle
associazioni, non certo quello dei partiti, ormai simulacro di
democrazia. Mi permetto quindi, anche per le persone che mi seguono,
ormai da un punto di vista numerico la quinta o sesta forza elettorale,
di darle qualche suggerimento. Il primo è di rispettare la volontà
popolare, che essa si esprima per l'abbandono del nucleare, per l'acqua
pubblica o per evitare l'inutile distruzione della val di Susa. Il
secondo è di dare subito degli esempi sul taglio dei costi inutili
prima di qualunque tassa sulla prima casa, della patrimoniale o
dell'aumento dell'Iva. Il popolo italiano ha le tasse più alte d'Europa
e, allo stesso tempo, un'enorme evasione. Significa che pagano sempre
gli stessi, è probabile che solo su di loro graverà il cosiddetto
"risanamento". Lei è due volte fortunato, la prima ragione, come ho già
scritto, è che succede a uno sciagurato. La seconda è che ha grandi
margini di manovra. Ovunque giri lo sguardo può operare risparmi e
tagli a costo zero. Tagli le province, i finanziamenti elettorali, i
contributi pubblici all'editoria. Fermi le grandi opere inutili come la
Tav, la Gronda di Genova, l'Expo di Milano. Sa meglio di me che non
servono a nulla. L'economia non si sviluppa con il cemento. Riporti le
concessioni autostradali sotto la gestione statale, è corretto che, se
c'è un guadagno di miliardi di euro, rimanga allo Stato, non sia
destinato a Benetton e soci. Lei ha studiato dai gesuiti, ma, rimanendo
in tema di ordini religiosi, dovrebbe rifarsi ai francescani.
Spogliarsi dalle sue relazioni con il mondo che lo ha nominato e
rivolgersi direttamente agli italiani. Se non può farlo, le consiglio
di lasciare l'incarico. Ripetere gli stessi errori e nefandezze dei
politici che l'hanno preceduta non le farebbe onore. Le chiedo un
incontro per illustrarle il programma del M5S. Spero in una risposta
positiva.
Saluti.
Beppe Grillo