Ma cosa ci
sarà a Cosenza!? Tanti, troppi i colleghi di sostegno che provengono da
quella lontana “provincia dell’impero del MIUR”! Si racconta, anche, di
una collega che quest’estate ha ricevuto, dall’Ufficio Scolastico
Provinciale di Cosenza, la comunicazione di immissione in ruolo “sul
sostegno”. E lei, partita, felice e contenta, è ritornata a casa, dopo
qualche giorno, delusa e gabbata!!! E sapete perché? Non c’è stato
verso di convincere quel “solerte funzionario” cosentino. Niente da
fare, quella collega, carte alla mano, non si meritava l’immissione in
ruolo! “Era tutto sbagliato, era tutto da rifare!”: ha sentenziato il
“solerte funzionario” cosentino. Vi immaginate la delusione e i pianti
della nostra cara collega, che aveva creduto di trovare l’America in
quel di Cosenza, l’agognata sistemazione, il mitico ruolo! E invece, si
è ritrovata solo…un pugno di mosche! Così la nostra collega è stata
costretta a ridiscendere…“in disordine e senza speranza le valli, che
avevano salito con orgogliosa sicurezza”.
Poi l’altra mattina a scuola, nell’ora buca, per ingannare il tempo, ho
aperto un sito ed ho letto una notizia … inquietante!
“Il Tribunale di Cosenza dovrà decidere se accogliere la richiesta di
rinvio a giudizio per 24 docenti accusati di falso e truffa. Il motivo
di tale accusa è legato al presunto utilizzo della legge 104/92, sui
presupposti inesistenti, difatti avevano attestato di dover accudire
familiari disabili, usufruendo dei benefici di legge, previsti dalla
normativa in vigore. Alcuni docenti e tecnici, vistisi, scavalcati in
graduatoria dai colleghi dotati di 104, hanno presentato denuncia alla
Procura della Repubblica”.
E si, sicuramente, c’è qualcosa di strano, qualcosa che non va, nella
lontana provincia di Cosenza.
Ma solo per questioni di scuola. Si spera!
Angelo
Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it