"Avete appena
approvato 150milioni per i parlamentari...". Roberto Castelli cerca di
resistere all'assalto delle telecamere, ma da un angolo di piazza
Montecitorio si leva la voce di un signore visibilmente arrabbiato e
anche commosso. "Lo voglio dire: sono di Forza Nuova e questa è una
contestazione...". L'ex Guardasigilli si volta e si ferma a parlare con
il suo contestatore. Cerca di spiegare i termini della 'legge Mancia',
che, approvata insieme alla legge di stabilità in Senato, assegna ai
parlamentari fondi da spendere sul territorio.
"Sono soldi da spendere nei paesi, nelle periferie...", azzarda il
senatore leghista. Ma il contestatore non gli dà tregua: "Io sono un
professore e voi siete degli incapaci, degli inetti. Avete distrutto la
scuola e ci avete imposto un ministro ignobile come la Gelmini".
A quel punto, Castelli se ne va. Ma ad un altro angolo della piazza
trova un altro contestatore. "Dovreste lavorare gratis!". Il senatore
del Carroccio si gira: "Perchè lei lavora?". "Sì, sono un
falegname...". La risposta: "E allora fa un sacco di soldi...". (TMNews)
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