“Sento il
dovere morale di segnalare alcune incongruenze riscontrate nel disegno
di legge di stabilità per il triennio 2012-2014” – cosi l’On.
Anita Di Giuseppe (IDV) sull’analisi del testo approvato in Senato –
“nel ddl di stabilità sono presenti tagli indiscriminati della spesa
per la scuola pubblica e per i suoi lavoratori mentre, vergognosamente,
si legge di una spesa di 242 milioni di euro in aiuti alle scuole non
statali per l’anno 2012, e per la distribuzione alle regioni delle
risorse finanziarie per interventi in materia di istruzione (Comma 14);
inoltre sempre per l’anno 2012, si autorizza la spesa di 20 milioni di
euro a sostegno delle Università non statali legalmente riconosciute
(Comma
15).
È chiaro come stia continuando la politica di distruzione della
scuola pubblica in Italia anche perché, come se non bastasse, non si
registra alcun taglio alle spese discrezionali delle amministrazioni,
ovvero, consulenze, cumuli di incarichi dirigenziali, spese degli
uffici, tetto alle retribuzioni complessive, stop alle nomine di
dirigenti fiduciari, spese di rappresentanza dei Ministri e del
personale di Governo. Addirittura con le nuove nomine lo Stato spenderà
non meno di 1 milione e mezzo di euro nel 2012. Quindi – conclude l’On.
Di Giuseppe - nessuna operazione né di rigore, né di riforma, ma solo
un’altra presa in giro dei cittadini sempre più disamorati e sfiduciati
verso la politica”. (AGENPARL)
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