Si è svolto
al Miur il primo incontro di contrattazione per il rinnovo del
Contratto nazionale integrativo sulla mobilità di tutto il personale
docente, educativo ed Ata della scuola per il prossimo anno scolastico
2011-2012.
L’amministrazione ha evidenziato l’esigenza di procedere in modo
sollecito alla trattativa al fine di pervenire quanto prima (ovvero
entro il mese di novembre) alla
sottoscrizione della pre-intesa sul nuovo contratto, visto che poi le
nuove procedure di autorizzazione previste dal d.lgs n. 150/09
richiederanno, come si è già verificato nello scorso anno, un tempo
piuttosto lungo. Per quanto riguarda il merito dei problemi da
affrontare l’amministrazione non ha posto particolari esigenze di
integrazione o cambiamento rispetto all’ultimo contratto sottoscritto.
L’unica novità da regolare è
rappresentata dall’introduzione del blocco quinquennale per la mobilità
interprovinciale per effetto dell’art. 9 comma 21 della legge n.
106/2011. Tale blocco, a parere dell’amministrazione, dovrebbe
riguardare tutti i neo assunti con contratto a tempo indeterminato in
questo anno scolastico, a prescindere dalla decorrenza giuridica di
tale
assunzione.
La posizione della FLC CGIL
La FLC CGIL, nel suo intervento,
ha condiviso l’esigenza posta dall’amministrazione di avviare una
trattativa “serrata” con l’obiettivo di concluderla nel tempo più
rapido possibile, ma non certo a scapito della soluzione di tutti i
problemi sul tappeto che impattano con la mobilità;
ha posto l’esigenza che si avvii quanto prima anche il confronto
“parallelo” sugli organici per le ovvie ricadute che questi avranno
sulla mobilità;
ha chiesto di sapere in anticipo cosa intende fare l’amministrazione
per quanto riguarda gli organici 2012-2013 per i nuovi licei musicali
per le eventuali ricadute sulla mobilità;
ha posto l’esigenza di conoscere cosa intende fare l’amministrazione
sul nodo della revisione delle classi di concorso, nodo che si rinvia
ormai da ben due anni, e se si intende proseguire ancora con la
gestione “transitoria” dell’assegnazione delle discipline per la
costituzione delle cattedre nelle prime classi a nuovo ordinamento,
visto che l’anno prossimo si arriverà fino alle classi terze;
ha posto l’esigenza di fare chiarezza, soprattutto sui tempi (ed anche
in questo caso per le complesse ricadute sulle operazioni di mobilità),
per ciò che riguarda il dimensionamento della rete scolastica per
effetto della recente Legge 15 luglio 2011 , n. 111 (Conversione in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98
recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria). Nel
corso dell’incontro la FLC CGIL ha ribadito la propria posizione di
denuncia di questa norma e reiterato la richiesta di rinvio di un anno
per ciò che riguarda l’attuazione di tale disposizione;
ha ribadito la propria contrarietà alla norma di legge (art. 9 comma 21
della L. n. 196/2011) che ha esteso il blocco della mobilità
interprovinciale dei docenti da 3 a 5 anni. Questa norma, infatti, non
ha nulla a che vedere con la continuità didattica ma rappresenta solo
un contentino alle richiesta della Lega Nord. In ogni caso, per la FLC
CGIL, è del tutto evidente che la stessa si inserisce in un contesto di
altre norme preesistenti, alcune addirittura di rango costituzionale,
che rimangono ovviamente in vigore. Pertanto non si può certo pensare
che siano abrogate, ad esempio, le diverse norme a tutela di alcune
categorie di lavoratori che hanno diritto a beneficiarne, né che la sua
attuazione possa avere effetti retroattivi nei confronti degli assunti
con decorrenza giuridica antecedente al 1 settembre 2011;
ha esplicitato la propria contrarietà a trattare la futura mobilità del
personale docente inidoneo che ha chiesto volontariamente di transitare
nei ruoli Ata in modo separato rispetto all’insieme dei problemi
(inquadramento, trattamento salariale, utilizzazione, mobilità compresa
quella per altri comparti) che vogliamo siano tutti affrontati in un
tavolo specifico da tempo richiesto;
infine, la FLC CGIL, ha di nuovo posto con forza l’esigenza di
procedere al riesame delle tabelle di valutazione dei punteggi quanto
meno per:
1. semplificare e uniformare tutte le tabelle,
2. uniformare i punteggi per la mobilità a domanda con quella d’ufficio,
3. valutare in modo uniforme tutto il servizio superando l’attuale
differenziazione tra servizio di ruolo e non di ruolo e tra servizi
prestati in gradi di scuola e profili diversi.
A conclusione di questa prima riunione, le parti hanno convenuto di
proseguire la trattativa fissando un calendario settimanale di incontri.
(da Flc-Cgil)
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