''Come ogni anno i
dati resi noti dal Ministero dell'Istruzione mettono in evidenza un
vero e proprio boom di diplomati con 100 e lode nelle regioni del
Meridione. Non si tratta di una novita', quello che stupisce pero' e'
l'indifferenza generale con la quale vengono accolte queste cifre. Nessuno infatti si prende la briga di
spiegare agli studenti lombardi come mai, a fronte di una popolazione
complessiva pari a piu' del doppio, in Lombardia abbiamo avuto 'appena'
233 diplomati con lode, mentre in Puglia si tocca l'ineguagliato picco
di 605, seguita a ruota da Campania e Sicilia con rispettivamente 462 e
393 diplomi col massimo dei voti". Lo afferma il presidente
della Commissione Bilancio della Regione Lombardia, Fabrizio Cecchetti,
della Lega
Nord.
"A questo punto - continua Cecchetti - viene da pensare che i casi
siano due: o al Mezzogiorno c'e' un'insolita concentrazione di geni,
cosa che con il normale buon senso si puo' escludere in partenza,
oppure esiste un vero e proprio abisso fra i parametri di valutazione
delle scuole del Mezzogiorno rispetto a quelli degli istituti
settentrionali". "Non si tratta - continua Cecchetti - di un problema
unicamente di prestigio. Il vero danno sta nel fatto che punteggi piu'
alti alla maturita' consentono graduatorie piu' elevate per
l'ammissione all'universita' o nei concorsi di lavoro del pubblico
impiego. Viene da se' comprendere come in questo quadro i nostri
ragazzi risultino assolutamente svantaggiati rispetto ai loro coetanei
del Sud. E' inutile continuare a parlare di meritocrazia se non si
entra nell'ottica di correggere una volta per tutte storture del
sistema che creano disuguaglianze e grossi disagi" (Adnkronos)
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