''Da oltre due anni il
ministero dell'Istruzione ha posto l'embargo su tutti i dati che
riguardano i bambini e i ragazzi con disabilita' presenti nelle scuole
italiane: quanti sono, dove sono, quanti siano effettivamente gli
insegnanti di sostegno, come siano composte le classi, il numero di
alunni per classe e il numero di disabili per classe. Da due anni regna
il buio''.
La denuncia arriva dalla Fish, federazione italiana per il superamento
dell'handicap.
Eppure, prosegue la federazione in una nota, ''il costante monitoraggio
sulla qualita' dell'inclusione scolastica e' un obbligo previsto per
legge e confermato dalla Convenzione Onu ratificata anche in Italia nel
2009. Un obbligo di chiarezza e trasparenza verso il Paese e verso lo
stesso Parlamento che si attende una relazione annuale, non
estemporanee dichiarazioni settimanali. Una condizione per poter
programmare e correggere interventi e politiche. Forse i dati esistono,
ma sono troppo destabilizzanti; forse mettono in evidenza il crollo del
sostegno, il sovraffollamento delle classi, il numero elevato delle
persone con disabilita'. Di fronte al silenzio prolungato, le
supposizioni sono le piu' grigie, anche perche' alimentate da
esperienze quotidiane non certo positive. Bene ha fatto l'onorevole
Letizia De Torre a presentare una specifica interrogazione al ministro
dell'Istruzione, richiedendo quei dati. Ora si attende la risposta e
soprattutto una compiuta relazione da parte del ministero''. (ASCA)
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