Lo
ha sostenuto il senatore Franco Asciutti (PdL) intervenendo al Senato.
I monitoraggi del Miur dicono altro, ma forse nessuno li legge.
Maggioranza e opposizione d'accordo: usare i fondi della legge 440 per
premiare i docenti più meritevoli.
Prosegue in Commissione Cultura del Senato l’esame dello schema di
direttiva sulla ripartizione dei fondi stanziati ai sensi della legge
440/97 sull’ampliamento dell’offerta formativa.
La conclusione del dibattito è attesa per la prossima settimana, anche
se il parere favorevole sul provvedimento è del tutto scontato.
Meno scontati sono invece gli interventi di alcuni senatori, come
quello di Franco Asciutti (PdL) che, basandosi su non si quali dati, ha
sottolineato come “il fondo per l'offerta formativa sia attualmente
gestito prevalentemente per elargire un aumento di stipendio ad alcuni
docenti”.
“I progetti finanziati - ha aggiunto Asciutti - non corrispondono
infatti quasi mai ad approfondimenti seri, ma coprono un ventaglio di
attività assai disparate, che raramente sono di qualche utilità
effettiva per gli alunni. Anzi spesso le risorse sono attribuite ai
docenti più facinorosi ed attivi sindacalmente, anziché a quelli più
meritevoli”.
“Piuttosto che proseguire in questa direzione - ha concluso il senatore
del Pdl - sarebbe preferibile conferire i fondi direttamente ai presidi
affinché premino i docenti a loro giudizio più bravi”.
Stranamente nessun senatore dell’opposizione è finora intervenuto per
contestare le affermazioni di Asciutti che, per la verità, appaiono non
solo esagerate e, comunque, non sono state sostenute da nessuna prova
concreta.
Peraltro basterebbe andare a leggersi i rapporti realizzati dallo
stesso Ministero stilati a seguito dei monitoraggi effettuati negli
anni passati per scoprire che le cose non stanno propriamente così.
Ma, evidentemente, i monitoraggi lasciano il tempo che trovano e non
vengono letti neppure da chi dovrebbe farlo per mestiere.
Su un punto c’è accordo fra maggioranza e opposizione: le modalità di
impiego dei fondi sono ormai lontanissime dalle previsioni originarie.
“Il Fondo per l'ampliamento dell'offerta formativa - ha ricordato per
esempio la senatrice del PD Albertina Soliani - fu istituito in
concomitanza con l'attribuzione dell'autonomia alle scuole, in uno
scenario che risulta ormai del tutto sovvertito”.
In sintonia con Franco Asciutti, anche la Soliani ha sottolineato che,
a suo parere, le modeste risorse disponibili dovrebbero essere
concentrate maggiormente sulla premialità, anche se al tempo stesso ha
lamentato che lo schema di direttiva penalizza eccessivamente le scuole
paritarie (sulla stessa lunghezza d’onda la senatrice del PD Mariapia
Garavaglia anche lei dispiaciuta per la riduzione di fondi destinati
alle scuole non statali).
E mentre tutti concordano sulla necessità di concentrare le risorse su
pochi ed essenziali obiettivi, Antonio Rusconi (PD) chiede invece che
nella direttiva si inserisca una voce per finanziarie progetti
didattici sull’educazione finanziaria.
(da La Tecnica della Scuola di R.P.)