L'attacco
sferrato al sistema previdenziale pubblico dalle ultime manovre
finanziarie del governo Berlusconi ha colpito i lavoratori del pubblico
e del privato, privandoli delle certezze che la legislazione vigente
garantiva loro.
Ecco in sintesi le modifiche peggiorative del sistema previdenziale che
il Governo ha introdotto con manovre in rapida
successione:
Un aumento secco
dell'età pensionabile delle donne del pubblico impiego a 65 anni dal
2012.
Aumento progressivo dell'età pensionabile delle donne del privato a
partire dal 2014.
Primo aumento dal 2013 dell'età pensionabile, dovuto all'incremento
dell'aspettativa di vita che, con progressione triennale, innalzerà
sempre di più l'età richiesta per la pensione.
Introduzione delle finestre mobili per tutti. Donne e uomini dovranno
rimanere a lavorare un anno in più dal momento della maturazione della
pensione; si tratta a tutti gli effetti dell'aumento di un anno
dell'età pensionabile.
Per chi andrà in pensione di anzianità nei comparti pubblici ci sarà il
blocco di 24 mesi della liquidazione.
La finestra mobile per chi andrà in pensione con i 40 anni di
contributi sarà aumentata gradualmente fino a portarla da 12 mesi a 15
mesi nel 2014 senza nessun beneficio ai fini pensionistici.
Per i lavoratori della scuola statale e dell'Afam la finestra potrà
essere anche di 20-22 mesi perché condizionata dall'uscita obbligata a
settembre per la scuola e a novembre per l'Afam.
Passaggio dal vecchio al nuovo calcolo
del TFS che abbassa la liquidazione.
Onerosità delle ricongiunzioni dei versamenti previdenziali dall'INPS
verso l'INPDAP e viceversa.
Ma ancora non sono contenti perché già
si prefigura un nuovo e devastante intervento sulla previdenza pubblica
obbligatoria.
LA FLC CGIL continuerà nella battaglia per la difesa delle pensioni
senza escludere lo strumento del ricorso. Anche per queste ragioni i
lavoratori pubblici e della conoscenza saranno in piazza a Roma, sabato
8 ottobre, per rivendicare un sistema pubblico di qualità che
garantisca i diritti dei cittadini e lo sviluppo del Paese, affinché
vengano incentivati gli investimenti nella conoscenza e per esigere il
rinnovo dei contratti nazionali e l'esercizio della democrazia
attraverso il voto delle RSU nei posti di lavoro.
Per informazioni sulla tua posizione pensionistica puoi rivolgerti alle
sedi della FLC e dell'INCA CGIL. (da Flc-Cgil)
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