Inchiesta shock di
Altroconsumo: in due istituti del capoluogo ligure trovati
antiparassitari vietati in Europa. A Milano, Napoli e Torino, più di un
terzo dei piatti analizzati contiene anticrittogamici. Pesticidi nel
pane, antiparassitari sul piatto, funghicida nelle mele.
E' quanto emerge da un rapporto shock
di Altroconsumo sulle condizioni delle mense scolastiche italiane;
l'associazione ha messo sotto i riflettori dieci scuole primarie in
cinque città alla prova del laboratorio per verificare la sicurezza dei
pasti.
Il risultato? Allarmante: più di un terzo dei piatti analizzati
contiene antiparassitari. A rischio frutta e pane.
Le cose vanno bene a Roma: nessun pesticida trovato nei piatti. A Milano, Napoli e Torino riscontrati
invece antiparassitari nei limiti di legge.
Pesiticida vietato a Genova - A Genova la sorpresa: in due
scuole, la Andersen e la Cantore, è risultato presente il Diclorvos, un
pesticida il cui utilizzo è vietato in Europa.
L'indagine, si legge in una nota, è stata realizzata alla luce del
sole, con la collaborazione indispensabile delle società di refezione
scolastica e le amministrazioni locali. A luglio, referti del
laboratorio alla mano, Altroconsumo ha immediatamente segnalato il
problema della sostanza fuorilegge al Comune di Genova.
A oggi tuttavia, denuncia l'associazione, nessun passo formale è stato
ancora annunciato per garantire che la sicurezza del prodotto sia stata
ripristinata all'apertura del nuovo anno scolastico.
Dieci scuole sotto esame - L'inchiesta ha coinvolto un campione di
dieci scuole di primo grado a Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino. Lo
scorso aprile per una settimana sono stati prelevati porzioni di pasto
dai primi piatti, dai contorni, dalla frutta e dal pane. Sui 40 gruppi
di pietanze sono stati cercati 253 pesticidi.
I risultati delle lunghe analisi sono arrivati tre mesi più tardi, a
scuole chiuse. Il caso più preoccupante emerso, quello di Genova,
secondo Altroconsumo segnala due problemi: "Il primo, la carenza di
controlli puntuali e ricorrenti che possano fotografare l'anomalia e
risalendo nella catena delle forniture, eliminarla alla fonte; il
secondo, la carenza di informazione alla cittadinanza, pur non essendo
in una situazione di reale allarme per la salute pubblica.
Mense contestate: una lunga storia - Non è la prima volta che il tema
della gestione delle mense scolastiche delle grandi città finisce sotto
osservazione. Nel marzo 2010, 250 genitori avevano protestato contro il
"cibo scadente" in una delle elementari nella zona Niguarda, a Milano.
Polemiche reiterate nel corso dei mesi successivi, tanto che i vertici
della società responsabile, Milano Ristorazione, erano stati azzerati
dalla giunta del neosindaco Pisapia.
(da http://tg24.sky.it/tg24)
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