Stiamo provando a
fare una cosa importante, mai vista in Italia, straordinaria come il
momento politico che il nostro Paese sta attraversando. Ci incontreremo
a Roma, ad inizio settembre, a piazza San Giovanni e lì costruiremo un
accampamento civico, un presidio di democrazia e di partecipazione a
due passi dal Palazzo sordo e ottuso: pianteremo le tende, i gazebo
(così come sta avvenendo in altri paesi d’Europa) e tutto ciò che serve
per rendere la piazza un luogo ospitale per tutti quelli che da ogni
parte d’Italia verranno a Roma a confrontarsi, a condividere proposte e
progetti ma anche ad organizzarsi in vista dell’autunno più grave e
impegnativo della storia della Repubblica. Staremo lì (almeno) due
giorni: sabato 10, giorno in cui sfileremo in corteo per le strade di
Roma contro la manovra, contro i privilegi della Casta e per le
dimissioni del governo, e domenica 11 settembre.
Assieme a noi ci saranno anche tanti esponenti della cultura,
della scienza, del giornalismo, figure di grande statura morale come
Dario Fo e Margherita Hack, Antonio Tabucchi, Marco Travaglio, Paolo
Flores D’Arcais che hanno aderito all’appello. Utilizzeremo ogni
momento di questo grande appuntamento, anche la notte, per discutere
dell’Italia che vogliamo e per cacciare il governo che non vogliamo.
Occorre, da subito, mobilitarsi e mobilitare per fare del 10-11
settembre un appuntamento storico che preluda ad un cambiamento vero,
alla liberazione dell’Italia da questo governo di corrotti e di
incapaci che sta portando il Paese alla rovina. Non avremo altre
occasioni.
Il Popolo Viola