Carissimi
Colleghi,
ho condiviso con molti di voi la delusione, la
rabbia, la ribellione contro le ingiustizie e le irregolarità che hanno
segnato in maniera forte la vostra carriera professionale e anche se
alcune voci inopportune hanno fuorviato alcuni interventi e commenti,
Voi tutti conoscete la mia sincera stima ed ora condivido con Voi la
gioia del meritato liberatorio epilogo
Riprendendo il testo della lettera del 23 novembre
2009, a distanza di tre anni, sento la gioia di rinnovarVi il
mio sincero apprezzamento per il modo con cui avete lavorato,
nonostante le molteplici difficoltà, gli scoraggiamenti e le
tensioni che hanno caratterizzato questi anni di servizio nella
funzione dirigenziale .
Ho tanto ammirato ed apprezzato in Voi la “buona stoffa del dirigente”
ricca di professionalità e di un forte desiderio di apportare nella
scuola che cresce una ventata di nuovo entusiasmo e di nuove energie.
Ora è il momento di gioire insieme e di formulare gli
auguri più belli per un sereno e fruttuoso lavoro, sena patemi
d’animo e tensioni emotive di rabbia e di contestazione.
Cerchiamo di costruire un nuovo processo formativo di qualità per
salvare la scuola che viene spesso mal trattata e si presenta
mal.. ridotta.
La notizia degli esiti positivi della prova,
dà conferma dell’aver ben operato nella scuola e dà
garanzia di prosecuzione con il medesimo, anzi maggiore entusiasmo,
ricco di energie di serenità, così da poter meglio progettare una
scuola che cresce ed una qualità che diventa produttiva di positivi
frutti per la formazione dei nostri ragazzi.
Superata la fase emozionale, sforziamoci di
ritrovare anche in questa prova negativa un qualcosa di buono che
fa oggi meglio gustare il conseguimento di una meta tanto
sognata, sofferta e osteggiata
Coraggio, cari amici. Non serve a nulla essere
gli uni contro gli altri, e abbiamo sperimentato che non produce
niente di buono.
Rinnovo i sentimenti di stima e di vero apprezzamento per la vostra
professionalità e dedizione alla scuola e d in preparazione al
prossimo ano scolastico, ormai alle porte, rinnovo l’augurio: Andiamo
avanti, noi che ci crediamo.
I nostri ragazzi hanno bisogno di Noi, della testimonianza di dirigenti
esemplari, capaci di amare e di donarsi, che credono nella
scuola e la vogliono sempre migliore e di alta qualità
“Amare e farsi amare” è una regola che anche nella scuola e nelle
relazioni umane va rispettata, anche se non può essere né
imposta, né codificata in un elenco di norme da seguire.
I valori, infatti, non si insegnano, ma si testimoniano e se alla
scuola di domani vogliamo dare “valore” dobbiamo innanzitutto crederci
noi.
Vi sono vicino e mi sento a Voi tutti vicino nel rinnovato “incontro”
con la vostra “comunità scolastica” e formulo fervidi voti
augurali ed auspici di successo. Rinnovo la disponibilità a cooperare
per qualsiasi problema che potrà sorgere , usufruendo anche i
servizi dell’U.C.I.I.M , da sempre accanto ai Docenti e ai Dirigenti
per costruire una scuola per l’uomo ed anche con i servizi della
Dirpresidi, che ha sostenuto con forza la vostra causa, e l’ASASI,
palestra di autonomia scolastica
Ad Maiora !
Con sempre
tanta cordialità e stima
Giuseppe Adernò
giuseppeaderno@gmail.com